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Ciclo Horror Stories - A Quiet Place

Maggio non poteva cominciare che con un horror, visto che di martedì di solito tocca al cinema horror essere protagonista con il famigerato ciclo Horror Stories, ho scelto questa volta un film particolare, in cui non ci sono spargimenti di sangue, ma solo un atmosfera inquietante che non ti molla dall'inizio alla fine.


Ma c'è qualcosa che fa più impressione: ovvero il senso di oppressione che avvolge i personaggi, a loro dire vittime di una strana creatura che viene fuori quando c'è rumore...roba da accapponare la pelle, devo dire con grande piacere che questa atmosfera ha avviluppato anche me, trascinandomi in un incubo capace di scuotere gli spettatori, come non mi capitava da tempo ormai col cinema horror, e devo dire che l'ho trovata una cosa davvero nuova e intrigante.
La paura in questo film è presente dall'inizio alla fine, e vi assicuro che la proverete davvero, la paura del silenzio, di non poter parlare, poi si avvolge fino al finale in cui...bah che caxxo sto facendo non voglio spoilerare, lo sapete qual è la mia politica, NO SPOILER tranne quando ci sono precise eccezioni alla regola.
Pur non essendo un capolavoro, questo film è capace davvero di fare rabbrividire, ma c'è di più, io ci ho visto in questa famiglia succube del mostro in quella casa uno spaccato familiare, che è quello del non riuscire a comunicare in altri modi se non quelli dei segni, per poi nel finale dove tutto riemerge con la tenzione in corpo che esplode e il coraggio di affrontare il mostro che vive in quella famiglia, che potreebbe essere vista anche come una metafora dell'incomunicabilità e la paura che si prova nel poter urlare quello che senti dentro.
Un bel film davvero che mi ha sinceramente sorpresa, di sicuro non lo immaginavo in questo modo per questo poi l'ho trovato sorprendente e agghiacciante allo stesso tempo, ogni tanto nel genere horror qualcosa di nuovo fa piacere vederlo.
Ve lo consiglio vivamente.


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