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Ciclo Horror Stories - Saw III

Eccezionalmente di mercoledì, questa settimana c'è ancora il ciclo horror stories, non è andato in vacanza non vi preoccupate horrorofili, la vostra rubrica preferita c'è ancora, ieri avevo molto sonno, e perciò ho preferito andare a dormire piuttosto che scrivere sul blog.


Comunque, questa settimana tocca al terzo capitolo della saga - ma va...anche saw è una saga dopotutto, quindi faccio due piccioni con una fava, ma non vi preoccupate che il vero film della saga arriva tra poco.-  di saw, terzo capitolo che mi ha portato a pensare che dopo il deludente secondo capitolo, forse non era il caso di continuare.
Niente di più falso, il terzo capitolo mi ha sorpresa in positivo.
Da horrorofila mi aspettavo qualcosa di terrificante, anche se le mie aspettative visto il secondo capitolo erano un po' bassine.
Comunque, per il terzo capitolo della saga, il gioco si fa ancora più inquietante, e duro da mandare giù, chi ha fegato va avanti fino alla fine, e cerca di comprendere le ragioni del gioco di Jigsaw, chi non ce la fa, è debole di stomaco - da horrorofila anche io ho i miei limiti e per la scena della trapanazione del cranio ho dovuto tapparmi gli occhi - e lo posso capire, perché davanti  a un gioco così estremo sono in pochi a riuscire sia a confrontarsi, sia ad andare avanti.
Cosa importante, tutti fanno parte del gioco, volente o nolente, anche quelli che credono di non farne parte, come si vedrà nella complice di Jonathan Kramer/Jigsaw, che crede di avere il mondo in mano...ma invece...
Invece non è un gioco sadico, perché Jigsaw ha previsto esattamente tutto, tutti fanno parte del suo gioco, perché lui, sta per morire, e vuole dare agli uomini una ragione in più per riflettere sulle loro scelte, e sulla loro vita.
Potrebbe sembrare banale, voi direte aho Arwen Jigsaw è un pazzo, bisogna mandarlo al manicomio è vero risponderei, ma è anche vero che l'uomo ha smesso di credere nelle cose più importanti della vita, quindi bisogna fare capire agli uomini cosa hanno perso e cosa perdono facendo le loro scelte.
Conseguenza di ogni loro scelta è la morte, ovviamente, perché non stiamo parlando di un film buonista che fa l'occhiolino al pubblico, ma un film che in un certo senso da un pugno nello stomaco allo spettatore, causando anche riflessione, almeno fino a questo terzo capitolo.
Non ho ancora visto gli altri, in futuro li guarderò e li recensirò, anche se ho letto in giro che non ne vale la pena vederli, vedremo.
Comunque sia anche questo terzo capitolo spacca, questo è poco ma sicuro.


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