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Venerdì 13

Continua la maratona Horror della fabbrica dei sogni, oggi abbiamo uno dei cult storici del genere slasher, che andava di moda in quel periodo.
Primo film della saga di Jason Voorhees, che qui scopriamo annegato nel lago del campeggio nuovamente riaperto in cui alcuni ragazzi decidono di passare l'estate.

Tutto avviene il Venerdì 13 giugno, quando un misterioso assassino assale il campeggio uccidendo i ragazzi che sostano lì vicino.
Sean S Cunningham, dirige solo il primo capitolo della serie, tutto ambientato in un campeggio estivo, che dovrebbe essere un luogo di spensieratezza, svago e allegria, invece si trasforma in un teatro di orrori perpetuato da un misterioso assassino di cui sarà difficile riconoscerne l'identità.
Il tutto è costruito con una abbondante dose di tensione che non lascia mai lo spettatore, e di cui il film è intriso.
Lo spettatore ha la sensazione che l'assassino sia un uomo ferocemente assetato di sangue, e l'intento del regista è creare la giusta dose sia di suspance, che di terrore.
Questo mix ha fatto si che Venerdì 13 di cui hanno fatto il reboot, che ho e non ho ancora visto, un classico del cinema horror, ancora oggi, tantè che l'ho inserito nei miei cult, e pensare che è proprio quest'anno che l'ho visto per la prima volta.
Come si dice? Meglio tardi che mai, in compenso ho potuto inserirlo tra i miei cult del cinema horror, e scusate se è poco.
La pellicola non risente dello scorrere del tempo, anche se alcune trovate potrebbero essere un po' datate.
Resta comunque un operazione stilisticamente interessante e cinematograficamente impeccabile, e fa parte dei titoli di film a basso costo che venivano fatti proprio ai margini, prima di venire inghiottiti dalla famelica avidità di sequel di cui Hollywood ha infarcito e insudiciato il cinema contemporaneo.
Il primo capitolo resta un cult, senza se e senza ma, un titolo che per i cinefili e soprattutto gli horrorofili non devono assolutamente farsi scappare.
Per quanto mi riguarda è giù nella lista dei miei horror preferiti di sempre.
Inoltre la regia, la sceneggiatura e la cura che è stata data a questo film per girarlo sono impeccabili, di seguito scriverò alcune curiosità sul film che credo interessino a tutti quanti.
Per quanto mi riguarda il voto sarà abbastanza alto.
Perchè il film è ottimo, e lo considero imprescindibile per gli horrorofili e cinefili in generale.
Ricordiamo che Sean S Cunningham ha esordito lavorando con Wes Craven L'ultima Casa a Sinistra 
Ricordate che Venerdì 13 fa parte sia di una saga di film, che oggi chiamerebbero franchise, sia dei titoli di film girati a basso costo che sono entrati ormai nella cultura di massa degli spettatori appassionati di horror.
Voto: 8

From Wikipedia

 

Sviluppo

Venerdì 13 fu prodotto e diretto da Sean S. Cunningham, che aveva già lavorato con Wes Craven sul set del suo primo horror, L'ultima casa a sinistra. Cunningham sfruttò principalmente il successo che i film slasher, trainati da autori come lo stesso Craven e John Carpenter, riscuotevano in quel periodo. Questo primo capitolo della saga rimarrà l'unico diretto da Sean S. Cunnigham e scritto da Victor Miller.
Originariamente si pensava di intitolare il film A Long Night at Camp Blood[1]. Il film fu girato a Camp Nobebosco nel Blairstown, in New Jersey[1]. Betsy Palmer accettò di fare il film per pagare la sua nuova auto, pensando che sarebbe stato un fiasco[1]. Il produttore esecutivo del film, Steve Miner, diresse i due capitoli seguenti: Venerdì 13 parte II - L'assassino ti siede accanto e Venerdì 13 parte III - Weekend di terrore.
L'attrice Adrienne King, final girl del film, smise di recitare subito dopo il seguito del film al quale partecipò, a causa delle continue minacce che subiva da parte di un maniaco, successivamente arrestato. Adrienne è tornata a recitare, quarantanovenne nel 2009 nel film Walking Distance di Mel House. La scena con il serpente non era nel copione e fu un'idea di Tom Savini. Dopo esser stata decapitata da Alice, le braccia che sembrano essere di Pamela sono in realtà quelle del direttore degli effetti speciali Taso Stavrakis.

Sceneggiatura

La sceneggiatura del film portava la firma di Victor Miller, che aveva già scritto per la televisione americana alcune soap opera, una su tutte Sentieri. Miller ammise di essersi divertito molto nel ritrarre un assassino che non era altri che una madre la cui unica motivazione, che la spingeva all'atto dell'omicidio, non era altro che quella dell'amore per suo figlio. "La signora Voorhees era la madre che ho sempre voluto avere - una madre che uccide per il suo bambino" scherzò. Miller non nascose il suo disappunto quando scoprì che nel seguito il personaggio della madre sarebbe stato sostituito con il figlio Jason, sfuggito alle acque del Crystal Lake, commentando: "Jason era morto dall'inizio. Lui era la vittima, non l'assassino"[2].
L'idea dell'apparizione finale di Jason non fu di Miller, infatti, ma dell'esperto del trucco Tom Savini, che aveva già lavorato con George A. Romero. Savini affermò che per lui il finale di Venerdì 13 doveva avere lo stesso effetto scioccante di quello di Carrie, lo sguardo di Satana, in cui Sissy Spacek sbucava fuori dalla bara[3].

Musica

Quando Harry Manfredini iniziò a lavorare sulla colonna sonora, venne presa la decisione in cui la musica viene eseguita solo quando il killer era veramente presente in modo da non "manipolare il pubblico"[4]. Manfredini sottolineò la mancanza di musica per alcune scene: "C'è una scena dove una delle ragazze [...] sta istituendo l'area del tiro con l'arco [...] Uno dei ragazzi scocca una freccia al bersaglio e appena la manca. È uno spavento enorme, ma se noti, non c'è musica. Quella era una scelta"[4]. Manfredini prese atto che quando qualcosa stava per accadere, la musica si sarebbe fermata in modo che il pubblico si sarebbe rilassato un po', e in modo che la paura sarebbe stata molto più efficace.

Curiosità

  • Il titolo originale del film era A Long Night at Camp Blood.
  • Il film fu girato nei dintorni e nelle città di Blairstown e Hope, nel New Jersey, alla fine di settembre del 1979. Le scene del campo vennero girate a Camp No-Be-Bo-Sco, un campo di Boy Scout.[5]
  • Betsy Palmer accettò di fare il film per pagare la sua nuova auto, pensando che sarebbe stato un fiasco.
  • La scena con il serpente non era nel copione e fu un'idea di Tom Savini. Il serpente era vero come pure la sua morte.
  • Esiste una versione con scene inedite del film disponibile al di fuori degli Stati Uniti in DVD.
  • La versione australiana del film è completa senza scene tagliate.
  • Il produttore esecutivo del film, Steve Miner, diresse i due capitoli seguenti: L'assassino ti siede accanto e Weekend di terrore.
  • Il film Venerdì 13 viene menzionato in Scream (1996) di Wes Craven.
  • Questo primo capitolo della saga rimarrà l'unico diretto da Sean S. Cunningham e scritto da Victor Miller.
  • L'attrice Adrienne King, final girl del film, smise di recitare subito dopo il seguito del film al quale partecipò, a causa delle continue minacce che subiva da parte di un maniaco, successivamente arrestato. Adrienne è tornata a recitare, quarantanovenne nel 2009 nel film Walking Distance di Mel House.


Commenti

  1. Un classico dell'horror, però troppi remake o simili film insensati hanno fatto dopo, di originale c'è ben poco ormai..

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