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Jackie

Dopo che ne hanno parlato tutti i miei amici bloggers, ahimè sono l'ultima blogger che parla di Jackie, splendido film di Pablo Larràin con una fenomenale Natalie Portman.
Per tutti potrebbe sembrare l'ennesima e pallosissima biografia della fist lady che è diventata un mito in america, invece non è così.
E' un film che parla di Jackie, e racconta ciò che successe immediatamente dopo l'omicidio del presidente John Fitzgerald Kennedy, e di come, la moglie abbia preso in pugno la situazione, andando avanti e cercando di non far pesare il dolore per la perdita del padre ai figlioletti.

Detto così sembrerebbe il solito film palloso autocelebrativo che narra una storia trita e ritrita, e lo stile che usa Pablo Larràin è narrativo, soffermandosi sui protagonisti e la storia, che, viene enunciata da una Jackie che viene intervistata da un giornalista, e racconta i fatti avvenuti subito dopo la morte del marito.


Inutile dire che senza dubbio si tratta di una pellicola particolare, un po' complessa, ma comunque di grosso spessore cinematografico, come non se ne vedono da tanti anni a questa parte.
Natalie Portman offre un interpretazione allo stesso tempo sincera e misurata, cercando di non essere allo stesso tempo lagnosa e superficiale, la sua Jackie, è una donna forte, con le palle, che sa mettere da parte il dolore - sempre espresso in modo discreto - per poter continuare a vivere nonostante tutto.
Una pellicola forse molto controllata, ma ovviamente è anche la storia che lo richiede, di Larràin ho visto anni fa No - I Giorni dell'arcobaleno, che cercherò di recensire almeno entro quest'anno.
Ora mi chiederete se il film mi è piaciuto, certo, è uno dei migliori film dell'anno, e questo senza ombra di dubbio.
La cosa sorprendente è che Larràin offre un ritratto di Jackie autentico e viscerale, che non si accontenta di descrivere un epoca come hanno fatto parecchi film passati, ma offre qualcosa di diverso, e secondo me anche innovativo; Jackie è la protagonista del film, ma non si tratta di una biografia, ma di un ritratto di una donna che suo malgrado, che lo si voglia riconoscere o meno, ha fatto la storia degli stati uniti d'america, sia per il matrimonio col presidente, sia anche per le sue scelte che bene o male, l'hanno tenuta sempre in piena attenzione, anche dopo la morte del presidente.
E Natalie Portman è capace di dare forza e spessore a un personaggio, che magari un altra attrice non avrebbe saputo trasportare sullo schermo.
Qui si tratta di interpretare un mito, quasi alla pari come Marilyn Monroe o James Dean, un ruolo che per qualcun altro sarebbe stato un suicidio professionale, mentre Natalie Portman riesce a personalizzare una Jackie capace di tirare fuori le palle, una donna allo stesso tempo forte e fragile, che buca letteralmente lo schermo.
E' lei la protagonista assoluta del film, come ho detto pocanzi, non ci sono altre vie di dimostrare l'assoluta compattezza di un opera cinematografica, che non vuole raccontare solo un epoca disegnando il ritratto di una donna, ma vuole trasportare quella donna sullo schermo, e farla amare o odiare al grande pubblico a seconda dei punti di vista.
E ci riesce, benissimo direi.
Questo film è una autentica bomba, da vedere e rivedere...parafrasando l'amico Ford.
Voto: 8 e 1/2





 

Commenti

  1. Vero, Jackie Kennedy fu la prima first lady ad essere "personaggio" storico e non solo accompagnatrice muta del presidente. Larraìn la decrive come nessuna aveva fatto, e come meglio non si poteva. Capolavoro!

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    1. Questo è vero ^_^ Siamo sulla stessa lunghezza d'onda eh? ;)

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  2. Molto ma molto bello, mi è piaciuta molto questa presidenza Kennedy rapportata alla Camelot di Artù. E la Portman è davvero favolosa.

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    1. Hai proprio ragione bollicina, come non condividere ciò che dici? hehe ;)

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