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Club Silencio - Stagione 2 - Puntata 7 - Bernardo Bertolucci

Club Silencio, Special Settimanale curato da Arwen Lynch, ultima settimana di doppio appuntamento, con questo special di approfondimento, questa settimana si parla di Bernardo Bertolucci, uno dei protagonisti dell'ondata di visioni cinematografiche di questo 2014, e forse anche dell'anno che sta per arrivare, domani, e mi scuso per non essere stata precisa, ci sarà uno special sulla nouvelle vague, movimento che ha cambiato notevolmente il cinema e il modo di fare cinema e ha influenzato anche hollywood.
Cominciamo...
E cominciamo si, non potevo non dedicare Club Silencio ad uno dei maestri del cinema italiano di sempre: Bernardo Bertolucci, che ha cominciato a girare i primi film grazie a Pier Paolo Pasolini.
Suo padre era un poeta, Attilio Bertolucci, e suo fratello è il regista nonchè autore teatrale Giuseppe Bertolucci.
Nasce e cresce in un ambiente intellettuale, e questo ne ha influenzato le tematiche cinematografiche, che portano l'uomo al centro di bruschi cambiamenti a livello esistenziale, ma soprattutto politico senza che loro possano o vogliono cambiare gli eventi intorno, o cercare delle risposte.
26 film tra cortometraggi, lungometraggi e documentari, a testimonianza di un autore, che ha saputo internazionalizzarsi e portare un po' di Italia nel mondo.
Molti dei suoi film sono prodotti e girati all'estero, prendi il caso di The Dreamers, Il Piccolo Buddha, L'ultimo imperatore che lo ha consacrato definitivamente a livello internazionale, un autore che ha lanciato Liv Tyler con lo splendido Io ballo da Sola e tanto altro ancora.
Dico la verità, non lo conosco molto, ho visto diversi suoi film dato che lo sto approfondendo, pensate che l'ho scoperto a ridosso dell'uscita di Io Ballo da Sola e quell'anno vidi persino Novecento che ho rivisto recentemente approfittando della ripresa.
Così sto recuperando molto suo cinema, compresi i primi film, l'ultimo che ho visto è forse il suo film più difficile La Tragedia di un uomo ridicolo con Ugo Tognazzi, film minore ma che mi ha colpito molto.
La cosa che colpisce del cinema di Bertolucci è la sua rappresentazione dell'uomo sullo schermo, sottolineata da una comprensione verso le sue miserie, nel portare sia i pregi, che i difetti dei suoi protagonisti, quasi a comprenderli oltre che a criticarli, non è feroce come altri autori, ma sa parlare molto attraverso la sua macchina da presa, quasi come un narratore, senza la presunzione di essere un narratore, non so se mi spiego.
Lascia che siano i suoi protagonisti ad esprimersi, pensiamo ai giovani di The Dreamers ad esempio, chiusi in casa a parlar di cinema, a dire cosa è bello, cosa è brutto, mentre fuori ribolle il '68, quando però la furia cieca della rivoluzione irrompe nel loro piccolo mondo non stanno fermi lì, non chiudono la finestra, ma escono fuori, senza una motivazione alcuna, tanto che Matthew, dice loro di lasciar perdere, che loro non sono così, eppure quella molotov lanciata da Théo, mi ha aperto uno spiraglio verso una realtà in cui l'uomo è distruttore e il cinema, l'arte non cambia la sua natura, è così e basta.



Per Ultimo Tango a Parigi faccio parlare direttamente Bertolucci, ecco l'intervista di SilvanoAgosti



E per finire in bellezza, Io Ballo Da Sola olèèè



Di Bertolucci in tutto ho visto 13 film, i lungometraggi più famosi e celebrati, e anche qualche film che ha girato agli inizi, come Prima Della Rivoluzione, di cui molto presto parlerò con una recensione.
Considero Bertolucci uno dei registi da conoscere assolutamente per ogni appassionato di cinema che si rispetti, sia perchè rappresenta l'italia all'estero, e sia perchè la sua opera è imprescindibile, ed è di fondamentale importanza vedere se non tutti, almeno la maggioranza dei sui film...anche se io da autentica divoratrice di film li vedrò tutti quanti, come capita sempre con un autore che mi interessa...




L'ultimo film di Bertolucci è Io e Te, storia di due fratelli che si ritrovano, e devono convivere a forza, in una situazione dove si conosceranno veramente e comincieranno a volersi bene, un altro piccolo film, come ultimamente ne gira, ma capace di essere indimenticabile, e nello stesso film lancia Iacomo Olmo Antinori e Téa Falco, praticamente scoperti da lui.
Bene, noi ci vediamo domani per oggi è tutto.

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