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La Vita di Adele

Ok Bando alle ciance, e prima dello special Club Silencio che arriverà subito dopo questa recensione, contravvenendo alle mie regole per recensire film, mi accingo a recensire l'opera di Kechiche vincitrice della palma d'oro all'ultimo festival di Cannes.
Un film che colpisce, ma soprattutto un opera che cattura nel profondo, in maniera del tutto differente dai soliti film d'amore o che raccontano il percorso di maturità; protagonista un adolescente, alle prese con la scoperta di se e della propria sessualità.
Ora con uno sguardo maschile il film potrebbe sembrare Voyeristico, e in parte c'è questa pecca, ma se fosse stato diretto da una donna, magari lo sguardo sarebbe stato molto differente, fermo restando che anche io essendo etero sono rimasta colpita dalle scene erotiche piuttosto spinte, eppure non c'è assolutamente niente di scabroso, perchè l'amore e soprattutto i sentimenti e le sensazioni sono quelle, è inutile divagarsi in critiche che vanno aldilà della realtà; ovviamente possono non piacere, e sinceramente a me vedere rappresentato l'amore di queste due ragazze non ha dato fastidio, tutt'al più mi avrà colpito per il suo essere esplicito anzi lo è fin troppo, ma se dobbiamo confrontare i tanti filmetti che escono questo a differenza è un capolavoro.

Un grande film che non lascia indifferenti, un viaggio alla scoperta di se stessi, delle nostre paure, dei nostri timori, quanti ne abbiamo avuti da ragazzini? Poi la scoperta di un amore per una ragazza, la passione, l'abbandono, tutti raccontati con meticolosa perspicacia, insomma non è certo un film che si dimentica facilmente, ci credo che abbia vinto il premio più importante a Cannes, perchè per la sua sincerità e freschezza risulta un opera limpida e non edulcorata, ti entra nel profondo, perchè i sentimenti che vedi sono puri e veri, posso anche capire il risentimento dell'autrice del romanzo a fumetti da cui il film è tratto, perchè certe volte lo sguardo di un regista è molto diverso dallo sguardo di chi ha scritto l'opera da cui il film è tratto, perchè prima di tutto sono due visioni diverse della stessa storia, magari dal punto di vista femminile il romanzo non è così voyeristico, anche se sinceramente non ci ho visto niente di gratuito, anzi semmai è tutto il contrario.
Le due protagoniste sono bravissime nell'esprimere i loro sentimenti e i loro dubbi, viene facilissimo identificarsi con loro, Léa Seydoux, che è la protagonista di un film che a breve recensirò, La Bella e la Bestia con cui ha recitato con Vincent Cassell attore che apprezzo molto, è Emma, una studentessa della scuola d'arte e pittrice con cui Adele intreccia una relazione dopo averla incontrata in un bar gay, ma la storia tra le due ragazze è destinata a naufragare, non appena intraprendono strade differenti e incrociano persone diverse.
Abdel Kechiche regista tunisino mi ha piacevolmente sorpresa, perchè con un film che parla di ragazzi è riuscito a fare entrare nel mondo intimidito di una adolescente persino me che l'ho visto, e al giorno d'oggi è cosa più unica che rara. Cercherò altri film che ha fatto sicuramente.
Da vedere assolutamente.
Voto: 8



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