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Gli invasati

Innanzitutto una premessa: dimenticate il remake, questo film ha una trama molto diversa rispetto all'opera di Jan De Bont che a parte l'ambientazione ha poco o niente con la trama e i personaggi di questo classico film di paura.
Cosa rende Gli invasati un capolavoro? Innanzitutto le atmosfere e l'ambientazione, già dalle prime scene si avverte un inquietante presenza minacciosa che tormenterà i protagonisti della nostra storia, contrariamente a quanto si può pensare non ci sono scene impressionanti, il tutto è incentrato sulla psicologia, sul salto nella sedia dello spettatore e l'operazione riesce in pieno.

Ma visto oggi, questo film seppur sappia creare la giusta atmosfera, sapientemente curata dalla regia incredibile di Robert Wise, lascia comunque il segno distintivo dell'inquietudine, più per la paura, e quello che sorprende è che non si dimentica tanto facilmente, ancora oggi lascia comunque un segno indelebile nella memoria dello spettatore, molto più del remake.
La trama ha una storia semplice, una donna si è suicidata a Hill House, e uno studioso vuole fare un esperimento di parapsicologia, e prende dei soggetti predisposti tra cui anche l'erede della lugubre magione, quello che scopriranno sarà una realtà terribile da sostenere per chiunque.
Claire Bloom è da urlo, solo la sua presenza vale la visione del film, poi abbiamo Russ Tamblyn nel ruolo dell'erede del castello.
Se ci fosse un aggettivo per descrivere questo fantastico film sorprendente, ed è davvero così dalla prima all'ultima scena, nulla è lasciato al caso.
Un film da leggenda, un classico, un capolavoro, che è impossibile replicare.
Voto: 9

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