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Viaggio nella malattia per Adam, che si ritrova la vita drasticamente cambiata, dopo la scoperta di avere un cancro, il ragazzo comincia a vivere in uno stato di passiva accettazione, che nessuno, nè il suo migliore amico, nè la terapeuta che lo segue e nemmeno la fidanzata che lo tradisce, riescono a dargli una smossa alla sua vita, all'inizio per  la terapeuta, sarà difficile smorzare il ragazzo dalla sua passiva accettazione, e forse piano piano riuscirà a far cadere mattone dopo mattone la fortezza che si è costruito intorno, quando il suo migliore amico, che sarà per lui una guida e cerca di tenerlo su di morale nonostante tutto, scopre la fidanzata con un altro, sarà la svolta per Adam di leggersi dentro e cercare di tirarsi su.
Non è facile parlare di un fatto tragico come la malattia del cancro, e farne una commedia intelligente, che evita i facili sentimentalismi e le lacrime, ma che si concentra sulla vita di un essere umano, che si vede la vita drasticamente cambiata, tra chemio, terapia e tante altre cose, rinchiudendosi a riccio, non esprimendo i suoi sentimenti, saranno la terapista e il migliore amico a fargli rendere conto dell'errore commesso, è un film sulla solidarietà, sulla paura, sul silenzio, per esorcizzare la morte, la cosa curiosa è che Levin sia riuscito a far sorridere il pubblico è un vantaggio, che molte pellicole che trattano lo stesso tema evitano a priori, e invece no, in questo film sembra la mossa vincente, e sottolinea lo stato di tristezza verso il passaggio come un viaggio attraverso se stessi, e tutto ciò che ci circondava, che non lo si vede più come prima, e trattare questi temi con ironia in maniera schietta e sincera e già un vantaggio.
Ma diciamolo subito, la pellicola è intrigante, e fa riflettere, sulla natura dei rapporti quando avviene il dramma di una malattia, sottolineando la psicologia e i relativi punti  di vista dei personaggi, tra le scene migliori c'è lo scontro tra Adam e la sua ragazza, e gli sforzi dell'amico per dargli speranza e fargli vivere la vita per come è con semplicità, e anche gli scontri con la terapeuta, che si rivelerà più umana di tante persone, e chissà magari nascerà anche una storia tra loro.
In conclusione, un film sincero, senza fronzoli, capace di sensibilizzare e di far sorridere, perchè in fondo la vita va avanti, nonostante tutto, e bisogna prendere le occasioni che ci da, anche se di mezzo c'è una malattia grave. Bravissimi Seth Rogen e Joseph Gordon Levitt, altrettanto brave Anna Kendrick la terapista, e Bryce Dallas Howard, nel ruolo della cinica fidanzata.
APPETITOSO.





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