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Quella villa accanto al cimitero




Continua il cinema di Fulci alla fabrica dei sogni, questa volta tocca al secondo capitolo della trilogia della morte, un horror che nonostante abbia ormai centrato il genere splatter e gore che sottolinea il cinema di Fulci, mi ha sorpresa molto, perchè non si tratta del solito horror Fulciano, ma questa volta il grande Lucio è riuscito a mescolare i suoi temi con il genere di cinema horror che prediligo, quello psicologico, ed ha azzeccato in pieno la formula cinematografica, ci troviamo dalle parti di uno degli horror per intenditori e detto da una che praticamente ha una predilizione per il cinema di genere, quasi maniacale direi che ci siamo, il film parte con una famiglia che ha comprato la villa e questa villa è vicino a un cimitero, ma strane presenze la infestano e il bambino riesce a percepire il pericolo che incombe, anche se i genitori come sempre non credono alle parole del bambino, che viene contattato da una bambina ancora prima dell'arrivo nella lugubre casa, la vede in un quadro appeso al muro e gli dice di non andare in quella casa facendogli segno di no con le dita.
Non appena arriveranno alla villa, una serie di incidenti legati a strane morti prendono il via, ma che succede? Perchè muoiono tutte quelle persone? Sembra che una strana maledizione sia legata alla villa, e finalmente dopo lo scetticismo iniziale anche i genitori del piccolo cominciano ad aprire gli occhi, scoprendo inquietanti verità.
Lucio Fulci, questa volta è più misurato nel dosare lo splatter e il gore, che è sempre presente e fa da cornice allo strano mistero che alleggia in quella villa e sui suoi abitanti, già nell'incipt possiamo assistere al primo delitto con due ragazzi che si addentrano nella villa maledetta, e che fa scattare la scia di sangue che inghiottirà poi molte persone che si addentreranno in essa.
Non ci sono morti viventi o altro, ma solo un mistero fitto e denso che verrà svelato solo alla fine del film, guardatevelo perchè questo è un film particolare nella filmografia fulciana, bisogna assimilarlo bene e gustarselo e lo stesso Fulci ne ricalca maggiormente l'inquietante fascino del luogo che farà poi da sfondo al destino del bambino.
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Commenti

  1. Ottimo recupero, uno dei classici di Fulci ed il mio secondo suo film preferito dopo E tu vivrai nel terrore... L'aldilà!

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  2. quello è un capolavoro, questo film è particolare, per questo mi ha affascinata :)

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  3. Notare la copertina in pieno stile horror anni Ottanta!
    Fra il meglio di Fulci, ormai è certo!

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  4. Porca miseria, ma sai che temo di non averlo mai visto?
    E pensare che io accanto al cimitero ci abito... ç__ç

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  5. davvero? Hahaha allora non aspettare ancora, poi mi dici se ti è piaciuto ^^

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