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Un gioco da Ragazze

Non aspettatevi molto da questo film, forse è il solo modo per apprezzarlo meglio.
E' un opera prima che mette in scena il vuoto di una generazione, che si legge Vanity Fair in classe e segue la moda ostinatamente dettata da Kate Moss e Paris Hilton, che di certo non sono i modelli per formare caratteri o personalità degli individui, anzi tutt'altro, ma la colpa non è lo squallore con cui si incentra il mondo fintamente dorato di queste due starlette, ma è nella psicologia delle protagoniste che in america vengono comunemente chiamate Queen B, anche se le Queen B a confronto sono innocque, e fintamente oche, queste invece sono spietate, crudeli, dei serpenti velenosi che con la loro presenza avvelenano coloro che si mettono sulla loro strada, la più bella, la più spietata di tutti è senza dubbio Elena, che è anche la più pericolosa, gli altri attorno a lei non esistono, sono stupidi, inetti, ciò che la attraversa va distrutto, se si mette sulla sua strada, ma è una persona sola, incapace di provare sentimenti verso il suo prossimo, una bambola vuota capace solo di comandare come una aguzzina, nella loro vita e nella loro leadership a scuola tutto procede bene, finchè non arriva un professore idealista che rischia di rovinare tutto, allora Elena e le sue amiche iniziano un gioco che avrà un epilogo tragico  e inaspettato.
Il film ha anche i suoi difetti, la recitazione è pessima, ma tra i suoi pregi c'è una regia efficace e un plot che anche se è tratto da un romanzo riesce a catturare l'attenzione dello spettatore dall'inizio alla fine, e trattandosi di un opera prima non è roba da poco, il film riesce a intrigare e a indignare, soprattutto per il vuoto di una generazione che viene descritto senza facili sentimentalismi di un Moccia o di altri filmetti per teenager che a confronto fanno più ridere che riflettere.
Il rapporto tra Elena e il professore diventa pericoloso quando le cose cominciano a farsi serie, lei vuole catturarlo nella sua rete, ma fare certi giochi può portare a delle conseguenze terribili, conseguenze che una ragazzina ancora non riuscirebbe ad affrontare come un adulto, la cosa che veramente fa riflettere in questo film è la consapevolezza per i ragazzini di volersi far vedere ormai adulti navigati, e di voler comandare con piglio dittatoriale, laddove devono prendere la consapevolezza che bisogna vivere secondo la propria età, non secondo come si vuole essere o come si vuole apparire, e questa è una cosa da non sottovalutare mai, ma in una società dove è più importante apparire, essere fighi, essere in, si arriva a far l'amore con il primo che ti capita, coi fidanzati delle tue amiche, con chiunque, perchè tu devi essere quella che non sei, e ti costruisci una personalità fasulla, che cancella tutto quanto, per questo Elena comincia questo gioco col professore, perchè il professore, prima della fine è una persona normale appare per quello che realmente è, per poi trasformarsi alla fine in quello che Elena vorrebbe. Agghiacciante.
DA COLLEZZIONARE.





Commenti

  1. vedilo, poi dimmi se ti è piaciuto :)

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  2. Agghiacciante è la parola adatta!
    Speravo in una lezione per Elena ed invece continua ad essere la solita viziatella! Sono stati bravi, è raro odiare il protagonista del film.
    Ho trovato molto realistiche alcune scene, banali altre, ma nel complesso è un film che mi è piaciuto!
    Al prossimo consiglio :)

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  3. te l'avevo detto che ti sarebbe piaciuto e questo mi fa mooolto piacere, sarò felice di darti altri consigli ^^

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