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Invito all'inferno

Un film niente male, ma che ha molti difetti, tra i quali ci sono una regia piuttosto televisiva, e la recitazione degli attori che lascia a desiderare, appesantisce il film che sarebbe diventato interessante se fosse stato fatto con altri crismi.
Ambientato in un ambiente fin troppo sano e confortevole, è la storia di una famiglia il cui padre lavora presso una stazione per la progettazione di tute da astronavi in cui sta costruendo una speciale tuta valutata milioni di dollari, tutti gli dicono di iscriversi al club gestito da una donna tanto affascinante quanto ambigua, in cui è frequentato dalla gente che conta, ma qualcosa non quadra, presto il padre di famiglia scoprirà che dietro al club ci sono oscuri segreti  e oscure verità in cui dovrà confrontarsi soprattutto quando scopre che la sua famiglia si è iscritta al club e ora è cambiata completamente...
Wes Craven dirige un film piuttosto datato, lontano dalle vette che ne faranno un icona, subito dopo Nightmare e sarebbe stato meglio se si fermava, di scene horror non ce ne sono proprio, è un film d'atmosfera che di certo non aggiunge molto alla filmografia di Craven, ma che lascia parecchi spunti interessanti sul lato buono della malvagità in cui tutto apparentemente è rassicurante, e lucido, è buono, dando una versione del sogno americano a modo suo, peccato che non punti a fare un vero film horror ma solo un film pseudorassicurante adatto alla famiglia che non ha nulla a che spartire con i film horror, in conclusione un film riuscito solo a metà di cui di certo non se ne sentiva la mancanza.

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