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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

Wes Craven vince il sondaggio

Il sondaggio sulla rassegna di Novembre lo vince Wes Craven, il papà di nightmare, sarà il protagonista dal 12 novembre sulla fabrica dei sogni, scopriremo la sua cinematografia, questa è la prima rassegna scelta dai lettori della fabrica, in futuro ce ne sarà un altra scelta direttamente da voi restate collegati.

Drive

Un nuovo nome fa capolino tra i giovani registi, un nome che con Drive ha vinto il premio per la migliore regia Nicolas Winding Refn, regista di Drive. Una pellicola che regala forte tensione e anche grandi emozioni, che per una pellicola d'azione dare momenti drammatici diciamo che è un tocco in più che la rende originale e unica. Protagonista è un autista senza nome, che fa l'autista per i ladri e lo stuntman nei film per le scene di guida spettacolari, lo interpreta un sorprendente Ryan Gosling, attore che piano piano si è fatta strada e che finalmente è rivelato da questa pellicola piena di sorprese, diretta come detto sopra da questo giovane autore Danese di cui sono sicura che sentiremo parlare molto spesso di lui, soprattutto da queste parti, dunque continuando con la trama, fare da palo ai ladri e lo stuntman non è la sola attività che svolge, lavora persino in un auto officina, ma un giorno si innamora di Irene (Carey Mulligan, la ricordate in  An Education  e  Non

La Ragazza sul Ponte

Un film magico, sensuale, che ricorda piuttosto alla lontana Fellini e il suo capolavoro la Strada. E' una storia d'amore, un amore mai espresso fino infondo, un amore sofferto, fatto di silenzi, di attese, che culmina nell'esibizione del lancio di  coltelli, dove possono esprimere dolore, pericolo, passione, erotismo, tutto, quel lancio di coltelli, e l'esaltazione del loro amore, espressione di dolore per un sentimento che non viene mai a galla fino  in fondo, ma che si lascia trasparire nelle piccole gioie e dolori quotidiani, aaah i francesi, quando si mettono a fare cinema certe volte fanno delle piccole grandi perle come appunto questo film, il delizioso la ragazza sul ponte. Non c'è che dire Vanessa Paradis, (adèle) la francesina conosciuta in italia per l'hit single Joe Le Taxi e ora moglie di Johnny Depp, raggiunge la maturità artistica di attrice con questo film, e che dire è molto ma molto brava, riesce ad esprimere con poche cose il dolore, la ra

Con gli occhi dell'assassino

Strana gente questi iberici, ma però avvolte riescono a fare piccoli film che incatenano allo schermo, è il caso di Con gli occhi dell'assassino diretto da Guillem Morales e prodotto da quel geniaccio di Guillermo del toro, autore che tocca spesso fantastico e horror ed è stato capace di fare vere e proprie meraviglie, qui sta nella cabina di produzione, e presenta un thriller che si sospetti non abbia nulla di nuovo rispetto alle pellicole del passato, si ci sono vari thriller con protagonisti ciechi, si pensi a the eye, furia cieca e tante altre. La storia non è originalissima si sa, quello che spaventa di più in questo film non è la cecità in se, quella è la mancanza di un senso, ma ciò che la minaccia, ovvero un assassino, un uomo che ha paura del...ah non posso dirlo altrimenti faccio spoiler e finisce la festa hehe, comunque un film che incatena dal primo all'ultimo fotogramma, la protagonista Belen Rueba - tra i suoi film c'è anche il bellissimo mare dentro di Ame

A Dangerous Method

Sembra che con il progetto di A Dangerous Method David Cronenberg abbia voluto dirigere una pellicola che si allontana dalle sue precedenti, che nonostante si allontanino dagli esordi possedevano una potenza unica, e riuscivano a scuotere lo spettatore in modi inimagginabili, non succede questo con A Dangerous Method, pellicola impeccabile, possiamo definirla da camera, però ci manca qualcosa, Kiera Knightley è stata più convincente in  Non Lasciarmi  qui è assolutamente fuori parte, o poco ispirata, poco importa, per questo ruolo ci voleva un attrice molto più preparata, per non parlare di Viggo Mortensen sempre bravissimo, qui invece sembra più una caricatura di Freud, un pupazzo inespressivo, di solito Mortensen ha fatto ruoli da leone, anche con Cronenberg, si pensi al poliziotto di La promessa dell'assassino, dove davvero spiccava sugli altri. Un opera minore, che non aggiunge nulla di nuovo alla magistrale filmografia di David Cronenberg. Un film del genere avrebbe dovu

Mother

Bong Joon-ho è un portento, no davvero perchè se con The Host ha fatto il film di mostri più bello della storia del cinema, con Mother ha diretto il suo primo capolavoro, lo devo dire, mette i brividi, e soprattutto commuove. Si quella madre che per salvare il figlio da una falsa accusa di un omicidio si mette a fare il lavoro che dovrebbe fare la polizia, e quanto amore dimostra per la sua creatura, è un film da far vedere a tutte le madri del mondo, anche per dimostrare fin dove arriva quella madre per l'unica persona che veramente ama, un figlio ritardato, che è l'unica cosa che possiede, e che per lui mostra un amore che va aldilà di tutti i limiti possibili e inimmaginabili. Bong Joon-ho dimostra di saper toccare il cuore degli spettatori sapendo giocare a carte scoperte, senza falsi sentimentalismi o facili lacrime, perchè quelle che regala lui sono lacrime laceranti, lacrime che ti spezzano il cuore, che è difficile dimenticare. Con la morte di quella ragazza è stat

I Segreti della mente

Una chatroom, di solito è un luogo innoquo sulla quale incontrare persone per parlare o per fare amicizia, invece per alcune persone può rivelarsi un labirinto con cui fuori uscire completamente dalla realtà, la pensa così Hideo Nakata, con il suo nuovo film americano, che è piuttosto convenzionale, e rispetto a Ringu film che gli ha dato l'attenzione internazionale e la conseguente fama (due remake della serie interpretati da Naomi Watts), è solo un innoquo filmetto che non da nessun brivido, all'infuori di quello che accade ai protagonisti del film che di fatto trasformano il mondo virtuale in mondo reale, non è male come idea, di tensione ce ne è poca, apparte stare nell'attesa di capire cosa succede ai protagonisti, più che un horror è un film che critica il mondo dei nuovi adolescenti sempre attaccati al pc 24 ore su 24, allontanandosi sempre più dalla realtà, la trama è piuttosto semplice e per nulla scontata, un gruppo di ragazzi entra in una chatroom e parlano c

La Zona Morta

Primo film americano di David Cronenberg, tratto dal romanzo di Stephen King. Protagonista è un insegnante, Johnny, la cui vita scorre tranquillamente fino a un incidente che lo fa restare in coma per cinque anni, da allora le cose cambiano, al momento del risveglio si accorge toccando la mano di un infermiera di possedere il potere della preveggenza, ma è una cosa a cui non è preparato, ne rimane impaurito, ma riesce comunque ad avvisare la donna del pericolo, che sua figlia è in casa e rischia di morire, scoprirà anche che la fidanzata ha sposato un altro e ha avuto un bambino. La convalescenza di Johnny  è lunga, ma servirà anche per capire cosa realmente gli è successo, riuscirà a comprendere questo nuovo potere che ora possiede, cominciando a dire al suo medico che sua madre è ancora viva, ma lui la crede morta, il medico alla fine riuscirà a telefonare a sua madre ma non parlerà per l'emozione di sentire la sua voce. Le cose si complicano quando Johnny Comincia a migli

Control

Biopic, che può definirsi un vero e proprio docudrama sulla vita del cantante Ian Curtis, malato di depressione e epilettico, morto suicida nel 1980 a soli 24 anni, lasciando una moglie e una figlia. Ian Curtis, il leader dei Joy Division, gruppo rock formatasi a Londra verso la fine degli anni settanta, fino alla morte è stato una figura carismatica per quanto riguarda la musica, e viene interpretato da Sam Riley, la cui interpretazione risulta molto intensa e sentita, sua moglie Debora è invece interpretata da Samantha Morton. Il film tratto dalla biografia scritta dalla moglie di Ian Debora Woodruff, ed è incentrato sin dall'adolescenza di Ian fino alla morte prematura, causata tra altri dalla sua epilessia e depressione. E' una lenta, ma inesorabile discesa agli inferi quella che mette in scena Corbijn, che gira il film in bianco e nero, forse per sottolineare lo stato d'animo del protagonista e ha un ritmo lento, un po' pesante, forse per suscitare nello spett

H2Odio

Sapete cos'è la sindrome del gemello evanescente? Durante la gravidanza avvolte capita che si concepiscano due bambini, due gemelli uguali, ma che ne nasca solo uno, questo si da all'effetto di assorbimento del corpo dell'altro feto, che di fatto non riuscendo a vivere i resti rimangono nel corpo del bambino che nasce. Alex Infascelli dirige un film complesso e difficile, ma nella sua complessità riesce ad inquietare, la fotografia è marcata, i colori sono chiari, scuri, precisi, e sanciscono l'incubo nel quale il gruppo di ragazze sta per entrare. Olivia, e le sue amiche decidono di passare una settimana nella sua vecchia casa, il regime dietetico che si deve seguire è estremo, per una settimana l'unico cibo concesso è acqua, sale e radici di liquirizia, è una purificazione anche per Olivia che dovrà affrontare i suoi fantasmi, fantasmi che fin dall'infanzia non l'hanno mai lasciata, anche grazie all'incapacità della madre di affrontare al meglio il s

La Strada Scarlatta

Un film lacerante, duro, che mostra fin dove può arrivare la cattiveria umana, Christopher Cross è un impiegato di banca stimato dai colleghi, dal principale, che ha come unica passione la pittura, passione che viene osteggiata e criticata dalla moglie, un giorno incontra Kitty March, una avvenente ragazza e la salva dalle grinfie del suo amante Johnny mentre la picchiava selvaggiamente. I due intrecciano una relazione e lui le mostra i suoi quadri, ma Johnny non si arrende e vedendo i quadri dell'uomo che ingenuamente  li aveva lasciati nell'appartamento, li prende con se spacciandoli all'inizio per suoi tanto per guadagnare qualche soldo, non prima di averli spudoratemente disprezzati, poi ci riflette e li va a vendere, e li vende bene, tanto che i quadri vengono comprati da un noto gallerista che apprendendo l'indirizzo va a trovare Johnny chiedendo chi è l'autore dei quadri, così di getto dice che i quadri sono di Kitty, all'inizio la donna fa di tutto

M Butterfly

David Cronenberg, lascia per una volta i suoi consueti temi, per affrontare il melò sentimentale, interpretato da un intensissimo Jeremy Irons, e dall'attore orientale John Lone, il tema trattato è l'ambiguità sessuale, con al centro l'opera lirica di Puccini Madama Butterfly, mentre fuori incalza la rivoluzione nella cina comunista degli anni sessanta. Il film che inizia nel 1964 per finire nel 1968, racconta l'amore tormentato di Renèe Gallimard, per la cantante lirica cinese, Song Liling che è fin troppo compita e legata alle tradizioni cinesi, si incontrano la prima volta dopo aver assistito a teatro, a una rappresentazione della Madama Butterfly di Puccini, ed è subito attrazione. Ma è un amore che lo porterà a scegliere di stare con lei, un amore bruciante, passionale, che lo mette davanti a un bivio, così sceglie di stare con lei, si incontrano spesso a casa sua, si accarezzano, si baciano, l'erotismo è appena accennato, sfuggente, lontano, ma più è lonta

Melancholia

Per una volta ho deciso di fare uno strappo alla regola, di solito i film li metto in lista d'attesa per poi piano piano recensirli, ovviamente tranne i film per le rassegne che hanno la precedenza su tutti e vengono recensiti dopo la visione, ho voluto fare questo con la nuova pellicola di Lars Von Trier che ho appena finito di vedere. Dimenticate le provocazioni e il pessimismo di Antichrist, con Melancholia Von Trier mette in scena la fine del mondo, e che fine del mondo, musicata dalle struggenti note di Richard Wagner, che accompagna il film nelle scene drammatiche e più toccanti. E' senza dubbio un film che riesce a dare la pelle d'oca, soprattutto per le emozioni che riesce a trasmettere, commozzione, paura, inquietudine, innanzitutto mette in primo piano la vita, la vita sulla terra che viene minacciata da un pianeta Melancholia appunto, si nota l'impotenza dell'uomo di fronte a una catastrofe imminente. Il film è incentrato sul rapporto tempestoso tra

Little Children

Todd Field dirige il suo secondo film - purtroppo da noi ancora inedito - narrando la storia di due famiglie, due coppie, che in un certo senso il loro mondo risulta ristretto, e cercano una via di fuga, La prima coppia è formata da Sarah e Richard, lei è una moglie infelice che cresce la figlia sempre in casa, ogni tanto la fa uscire per andare al parco, lui è un marito che passa il suo tempo libero e non davanti a siti porno a masturbarsi, la seconda coppia è formata da Brad e Katy, lui è disoccupato e fa il mammo in casa badando al bambino, deve fare l'esame per diventare avvocato un altra volta, mentre la moglie è la classica donna in carriera che è sempre assente in casa il cui unico pensiero è lavorare, lavorare, lavorare. Dopo In The Bedroom Todd Field scrive un altro ritratto della famiglia americana come se fosse un romanzo, in quella piccola cittadina del Connecticut, dove tutto in apparenza è pulito e ordinato si consumano le vite di queste due coppie, il film è incentr

Inseparabili

Con inseparabili Cronenberg va verso la maturità registica,strizzando l'occhio alle sue precedenti pellicole come  Brood La covata malefica  di cui c'è la famosa scena dei gemelli uniti e Claire Niveau che cerca di spezzare il legame che ricorda molto quel film. Inseparabili, che è tratto dal romanzo Twins scritto da Bari Woods, mette in scena il rapporto tra gemelli, che va aldilà dei comuni rapporti tra fratelli. Elliot e Beverly Mantle, sono due stimati ginecologi, tra i più famosi luminari della scienza, vivono insieme, mangiano insieme, si dividono persino le donne, un giorno nella loro vita entra l'attrice Claire Niveau, che è venuta da loro perchè non riesce ad avere figli, i dottori le dicono che non può averne a causa di un utero triforcuto. E' l'inizio di un triangolo amoroso che segnerà inevitabilmente la vita dei medici, se Elliot è il più sveglio, il più audace, il più spregiudicato, Beverly invece è il più fragile, il più sensibile dei due fratell

La Pelle Che Abito

Pedro Almodovar ritorna al cinema dopo gli abbracci spezzati, e questa volta dirige un film duro, e a mio parere che fa accapponare la pelle, protagonista un chirurgo interpretato da Antonio Banderas, qui al suo ritorno in una pellicola di Almodovar vent'anni dopo dal grottesco e divertente Legami, come dicevo poco fa un film duro, forse se paragonato a capolavori come Parla con Lei e Tutto su mia madre è qualitativamente minore, ma non per questo meno coinvolgente o meno appassionante dei due, è un buon film che sinceramente secondo il mio parere merita, merita tanto, per tanti motivi, primo fra tutti l'intensa interpretazione di Banderas, il suo chirurgo Robert Ledgrad, possiede quella lucida follia, capace di fargli fare qualsiasi cosa, come rapire lo stupratore della figlia, un maschio etero, e mettere in scena una vendetta terrificante, ovvero trasformarlo in una donna, non ho anticipato nulla dicendo questo. Robert Ledgrad, chirurgo ha coltivato una pelle speciale dopo

Grindhouse - Planet Terror

Secondo capitolo del dittico diretto da Tarantino e Rodriguez, in questo capitolo che è diretto da Rodriguez, ci troviamo di fronte a un horror splatter girato alla vecchia maniera, ovvero come un b-movie da grindhouse - cosa sono le grindhouse l'ho spiegato quando ho recensito a prova di morte, qui non mi voglio ripetere - in questo film il sangue scorre a fiumi e ci sono parecchie scene gore, che nonostante non ami proprio il genere ho visto senza problemi, un film curioso e divertente che si allontana da tutte le pellicole che ha diretto Rodriquez in precedenza, ma che possiamo definire un piccolo cult, per appassionati, non è certo per tutti, ma è comunque una pellicola che rende omaggio a un genere e lo attualizza come la pellicola diretta dall'amico Quentin che fa una comparsata nel ruolo del soldato che diventa zombie e che vuole uccidere Cherry Darling...a proposito la protagonista assoluta di questo film è Rose McGowan, che si rivela proprio un eroina con le palle, a

Spider

Spiiideeeeeeeerrrrrrr è così che chiama suo figlio, un bambino timido e silenzioso, che sta accanto a lei, ma è molto ma molto strano, ha un rapporto molto dolce e amoroso con la madre e un rapporto distaccato con il padre, da qui mi fa pensare al complesso di edipo, il cui film è pieno zeppo di riferimenti, Dennis "Spider" Cleg, dopo che viene dimesso dall'ospedale psichiatrico, viene mandato in un istituto di reinserimento, che si trova nel quartiere da cui ha trascorso la sua infanzia, mentre cammina per le strade e visita i luoghi della sua vita, una serie di flashback, mette in luce, come la tela di un ragno la complessa psicologia e personalità di Dennis, che crede che il padre abbia ucciso la madre e l'abbia sostituita con una prostituta, con cui inizia a manifestare le prime turbe psicologiche, inizia a rifiutarla, come fosse accecato dal dolore per aver assistito a un omicidio? Ma come si sono svolti realmente i fatti? C'è stato davvero un omicidio

Miracolo a Sant'anna

Se non conoscessi Spike Lee, direi che è il film di un regista confuso, ma avendo visto ormai tutta la filmografia direi che si tratta forse del suo peggior film, nemmeno con Bamboozled - che al contrario risultava una pellicola interessante e incompresa - è sceso talmente in basso. Con Miracolo a Sant'anna sceglie di portare sullo schermo un fatto realmente accaduto raccontato in maniera romanzata, anzi fin troppo romanzata, da sfiorare la verosomiglianza, trovandosi completamente a disagio nel genere bellico, come se fosse un elefante in un negozio di ceramiche e cristallerie, il film è piuttosto lento, noioso, non coinvolge, a differenza delle altre pellicole dove è sempre stato brillante, non mancano i consueti - ma in questo caso inutili, per dio dobbiamo parlare di intolleranza razziale sui neri anche nel secondo conflitto mondiale? - richiami al razzismo, che sono inadeguati, se non a polemizzare ancora, non si parla MAI degli ebrei, gli ebrei dove sono? Non è che esist

Un gelido inverno

Il titolo italiano come al solito, non restituisce il vero senso della pellicola, certe volte i film quando escono da noi in italia le preduzioni non fanno altro che stravolgerne il titolo...chissà perchè, comunquesia si tratta di una delle migliori pellicole dell'anno, uno di quei film, per cui ti soffermeresti a dargli più attenzione, nel grande calderone americano ogni tanto qualche perla esce, e un gelido inverno (in originale winter's bone) è una di queste perle. film d'esordio di Debra Granik, dove una ragazzina deve prendersi cura della famiglia, ma ora c'è un altro problema, il padre ha dato come pegno per la cauzione la casa - per aver spacciato metaanfetamine - ed è sparito completamente dalla circolazione, la ragazza deve affrontare un lungo viaggio per cercare il padre e convincerlo a non fargli perdere la casa, ma riuscirà a trovarlo? Un film intenso, che mette in risalto anche l'ostilità della gente del luogo - in una scena viene pure picchiata d

Crooklyn

Paragonato addirittura al capolavoro di Ingmar Bergman Fanny e Alexander, di cui questo film a differenza non ha la potenza drammatica e emotiva, è il ritratto di una famiglia tipica di colore ed è il film più autobiografico di Spike lee, che a differenza del capolavoro di Bergman ha una freschezza e una semplicità senza pari. Il film che scorre via senza che neanche te ne accorgi, ha delle scene davvero simpatiche, avvolte divertenti, il tutto diretto da uno Spike Lee in forma smagliante, totalmente lontano dalla rabbia di certe sue pellicole, la pellicola che è stata scritta con i fratelli Cinquè e Joie è una famiglia il cui padre è un musicista alla continua ricerca della grande occasione magistralmente interpretato da Delroy Lindo, che da solo vale la visione del film, e da sua moglie, che deve mantenere la famiglia, le cose si complicano quando i soldi cominciano a scarseggiare visto che lui ha fatto 5 assegni in bianco, i due coniugi si separano per un breve periodo, ed è lei

Il Mondo dei Replicanti

Surrogates, ecco il titolo originale del film diretto da Jonathan Mostow, che è un chiaro omaggio (oppure una spudorata traduzione?) di un altro film, Blade Runner, non li metto a confronto perchè sono differenti, se il film di Ridley Scott è e rimane un capolavoro lo stesso non si può dire del suo fratello minore,  il mondo dei replicanti , emulo di ispirazione Dickiana, vede un detective e la sua collega  far luce su un doppio delitto, ma le vittime non erano umani, erano dei surrogati, dei replicanti, che vengono collegati agli umani per vivere una vita alternativa alla loro... un tempo i surrogati venivano usati per chi ne aveva bisogno, gente che non poteva camminare, disabili, persone sfigurate che non potevano vivere una vita normale, ora invece i surrogati hanno completamente sostituito gli umani nella vita normale di tutti i giorni, perchè non invecchiano, sono sempre energici, e forti, e per tanti altri motivi. Ma un gruppo sovversivo non ci sta, perchè crede che questo s

La Mosca

E' il film di Cronenberg in cui la mutazione genetica assume la sua massima espressione, all'epoca, il trucco in cui si era sottoposto Jeff Goldblum  faceva accapponare la pelle, lo stesso effetto fa ancora oggi, nonostante siano passati ben 25 anni dalla sua uscita al cinema. David Cronenberg con questo film non ha freni inibitori e mostra tutta la transegesi di Seth Brondle, scenziato che ha inventato una macchina per il trasbordo di oggetti, e sperimenta all'inizio con oggetti, poi con gli animali, e infine anche con le fette di carne per scoprire come mai la prima volta il trasbordo non è riuscito con lo scimpanzè, lo capisce e lo rifà un altra volta, ma questa volta funziona. Accompagnato da una giornalista che filma i suoi progressi e che si innamora di lui (una bravissima Geena Davis) e che sarà la testimone della sua spaventosa mutazione, infatti lui dopo i vari successi legati ai suoi esperimenti, sperimenta su se stesso la sua invenzione, ma qualcosa va stor