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Visualizzazione dei post da aprile, 2009

Mounsieur Verdoux

E' un film amaro, duro, come è dura la vita, la storia di Monsieur Verdoux, diretta da un grande quanto inquietante Charlie Chaplin, che per l'occasione abbandona la comicità per dirigere e interpretare Verdoux, uomo che sposa e uccide ricche signore sole per ereditarne le sostanze... Cio' che più colpisce di questo film non è la natura crudele del personaggio, ma la vita in se stessa che dopo la grande depressione porta un impiegato di banca che peraltro ha moglie paralizzata su una sedia a rotelle e un bambino da allevare ad essere licenziato dal posto di lavoro, così prevale l'istinto di sopravvivenza, si reinventa e per mantenere la sua famiglia sposa queste ricche signore... Chaplin rende Verdoux un personaggio che nonostante i suoi crimini è impossibile da odiare, così mente per la vergognia di aver perso il suo posto di lavoro, quando ci voleva così poco alla pensione, mente con tutti quanti, persino con se stesso, straziante la scena della prova di un omicidio

L'esercito delle dodici scimmie

Terry Gilliam dirige un film grandioso, complesso, che ti incolla allo schermo. Nell'incipt iniziale vi è la genialità di quest'opera che ritengo sia puro cinema da manuale, dalla fotografia chiarissima si passa all'oscurità del sottosuolo, dove troviamo James Cole interpretato da Bruce Willis, che deve tornare nel passato per cercare di non permettere all'esercito delle dodici scimmie di diffondere un virus che ucciderà il genere umano, infatti nel suo mondo gli esseri umani vivono nel sottosuolo, ogni tanto però alcuni di loro salgono su per raccogliere le prove da dare agli scenziati per creare un antidoto e riconquistare la superfice, così Cole va indietro nel tempo, ma grazie a un errore invece di andare nel 1996 va nel 1990, qui incontra Geffrey Goines (Brad Pitt) e gli racconta la sua storia, ma Goines non è l'unica persona che incontra...all'ospedale psichiatrico conosce la dottoressa Kathryn Railly che all'inizio non gli crede ma poi piano piano

Boogie Nights - L'altra Hollywood

Boogie Nights, celebra l'ascesa, e la caduta del cinema porno attraverso la storia della scuderia del regista Jack Horner, - interpretato magistralmente da Burt Reynolds - la cui fortuna sarà la scoperta del timido lavapiatti Eddie Adams, un diciassettene le cui dimensioni del suo membro sono di ben 33 cm. Eddie diventa la star delle produzioni a XXX multipla di Jack, con il nome d'arte Dirk Diggler ha molte influenze tra cui Demme Altman e Scorsese (autori prediletti da Anderson) non chè citazioni cinefile. Vero e proprio atto d'amore di un genere per molti maledetto, che complice la rivoluzione sessuale, vivrà di una stagione d'oro per poi svegliarsi con l'arrivo dei video... Bellissimi la fotografia il montaggio e la colonna sonora, la prima è patinatissima, già dall'incipt entriamo nel mondo di Jack, nella sua vita spensierata di regista di successo, assistiamo alle feste (c'è sempre festa a casa di Jack) al successo, alle automobili, alle belle ragazze

Le nozze di Muriel

Le nozze di Muriel è una commedia che tiene piacevolmente incollati allo schermo, protagonista è Muriel, una ragazza sovrappeso perennemente osteggiate da un gruppo di barbie senza cervello con l'idea fissa di vantarsi dei loro matrimoni e di lamentarsi se vengono tradite dai loro consorti, un giorno Muriel incontra Rhonda una ex compagna di scuola e nasce un'amicizia destinata a segnare il destino di entrambe...molti trovano l'amore nel matrimonio, altri lo trovano nella vera amicizia, ed è proprio questo legame d'amicizia il centro della storia...Paul J Hogan firma la sua opera prima concentrandosi su chi si è e invece su cosa si vuole essere in realtà...ma nella vita non puoi cambiare ciò che sei, ed è proprio questo che Muriel imparerà...si sposerà un uomo che non ama e che non la ama,per poi accorgersi che nella vita la cosa + importante è accettarsi per come si è, e fregarsene del giudizio degli altri. Una commedia che ha il pregio della freschezza e che ha nella

Da Morire

Una storia di lucida follia...una parodia o c'è dell'altro? Gus Van Sant con Da Morire (in originale To Die For) traduce per lo schermo il romanzo scritto da Joyce Maynard (che tra l'altro compare in un cameo nel ruolo dell'avvocato di Suzanne) e scritto dalla penna acuta di Buck Henry, racconta la storia di Suzanne Stone, una bionda avvenente e un po' svampita ragazza di provincia che è spietatamente determinata a diventare un famoso volto televisivo. Una volta in una recensione ho letto che la tv genera mostri, e Suzanne sembra uno di quei mostri che dietro l'apparenza di delicata statuina (così la definisce Larry ormai invaghito di lei) ma dentro di se possiede la determinazione a seguire il suo sogno, non importa se a lasciarci le penne sia il dolce maritino, (che nel frattempo le aveva proposto di lavorare per lui nel ristorante di famiglia) l'importante è seguire il proprio motto non sei nessuno in america se non appari in tv, è in tv che sappiamo ch

Gli amici di Peter

Gli amici di Peter è un amara commedia che attraversa gli anni spensierati della gioventù (vedi l'esilarante scena del ballo con la canzone della metro il cui ricordo sarà una foto che verrà sistemata in una scatola) fino all'età adulta in cui i nostri protagonisti si ritrovano tutti insieme per festeggiare il capodanno... Maggie vuole sedurre Peter perchè è convinta dopo aver letto un libro che solo chi si conosce da tempo può avere una storia veramente importante e a lungo termine, Roger e Mary (a proposito, tenete d'occhio Hugh Laurie il famoso dottor house della serie tv nel ruolo di Roger) sono in crisi per la morte di uno dei loro gemelli che grazie a questa reunion riusciranno a trovarsi, Sara è una bellissima ragazza con cui in passato Peter e Andrew hanno avuto una storia ma sono rimasti amici, alla reunion viene con un certo Brian un tipo che più idiota non si può, Andrew che lavora a Los Angeles con sua moglie Carol in una sitcom chiamata chi c'è in cucina?