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Moloch

Bisogna avere un grande coraggio a dirigere un film su Adolf Hitler, e raccontarne il privato di essere umano, lontano dal suo lavoro di tiranno.
Fin dal titolo Moloch ne sottolinea l'aura di divinità con cui alcuni vedevano questo scellerato criminale, colpevole dello sterminio di sei milioni di ebrei.
Sokurov si ispira ai filmati privati realizzati da Eva Braun e sceglie di citare anche il cinema di Leni Riefenshtal, specialmente nella scena iniziale, bellissima in cui vediamo Eva, completamente nuda che attende il suo uomo e fa ginnastica, la fotografia offuscata e i colori scarni che tendono all'oscuro ne sottolinea il lato malvagio dei personaggi che sembrano dei venuti da chi sa dove, ma in realtà sono delle semplici macchiette, piccoli esseri mediocri che vogliono conquistare il mondo...Sokurov ne sottolinea criticando ovviamente i loro riti, e le loro abitudini, concentrandosi soprattutto sulla figura di Hitler, che sembra un ragazzino capriccioso, con cui tutti si genuflettono al suo cospetto.
E così spiamo la vita privata di questo tiranno, conosciamo le sue idee sul cibo, sulla razza, l'arte e anche su una possibile dichiarazione di guerra all'italia, vediamo una gentilezza capace di tramutarsi in furore, e naturalmente il suo rapporto con Eva che lei chiama affettuosamente Adi, ma è pronta sia a contraddirlo ma anche a prenderlo a calci nel sedere oltre ad essere innamorata di lui, la migliore scena resta quella con il prete, che chiede clemenza per un uomo e il Fhurer la rifiuta.
La pellicola è d'impatto teatrale, in cui tutti sembrano essere dei leoni che vogliono sbranarsi a vicenda, specialmente i gerarchi che passano il fine settimana nella villa bunker di Hitler, si detestano, sembrano attori che recitano una parte, sono esseri mediocri superficiali, e talmente attaccati al loro credo da risultare delle pure macchiette, e in questo credo che Sokurov sia stato intelligente a fare una critica a questo regime, non è affatto facile dirigere una storia del genere senza almeno criticare Hitler come persona, perchè anche i più scellerati criminali, sono dei piccoli uomini...
La storia si concentra appunto su questo fine settimana passato insieme a questi gerarchi, fin dall'inizio si comincia a criticare i presenti, (vedi le critiche di Marta Goebble su Bormann per fare un esempio) sottolineando la bassezza di carattere, tra pranzo, cena, passeggiata di fuori e ballo scatenato (una delle scene più comiche del film vedono la coppia Hitler/Braun ballare un can can) e visione di un cinegiornale d'epoca non gradito dal Fhurer.
La storia è ovviamente romanzata, specialmente quando Eva sottolinea una critica del Fhurer a un compositore e cita Awshwitz che egli stesso non conosce (è mai possibile?), naturalmente si tratta si sospensione dell'incredibilità oltretutto è anche un film no?
Moloch è uno di quei piccoli grandi film che meritano una visione, soprattutto per riflettere sulla storia senza farsi influenzare da ideologie sbagliate.

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