Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2009

Il Gusto Degli altri

Avvolte i francesi sanno creare commedie carine, sofisticate, che sanno divertire senza essere volgari, è il caso di Il Gusto degli altri di Agnés Jaoui, in cui due culture si incrociano per caso, quella dell'uomo d'affari e della sua professoressa che la sera recita a teatro, in un primo tempo non ci fa caso ma quando la vede recitare si invaghisce di lei, l'entrata nel mondo degli artisti e intellettuali per questo uomo d'affari si rivela del tutto inadeguata, nel senso che due mondi si scontrano, due mondi dalle due culture differenti, e come dice il titolo il gusto degli altri, questi "altri" sono persone diverse da noi, che hanno una cultura diversa che si scontra con altre persone, intellettuali, artisti etc... Agnès Jaoui, non critica mai l'uomo d'affari, ma anzi sottolinea in maniera divertente, certe ipocrisie che vivono anche da parte dei cosidetti intellettuali, che all'inizio guardano questo uomo d'affari come una specie di bambinon

L' Eclisse

Terzo e Ultimo capitolo della trilogia dell'incomunicabilità l'eclisse è il più estremo dei tre, in questo film una donna Vittoria, rompe con il suo compagno perchè ormai non hanno più niente da dirsi, e vive in uno stato di prigione (metaforica ovviamente) nel quale cerca in tutti i modi di uscirne, ma lo stato delle cose, il mondo attorno a lei, e le persone vivono in uno stato di perenne apatia, sono vuoti, incapaci di parlare, di ascoltare, anche di esprimere con semplicità i loro sentimenti, qualche giorno dopo incontra un broker con cui instaura una relazione, e anche con lui le cose non vanno molto bene, Vittoria sembra un aliena, in un mondo dominato da materialisti, rampanti, e gente incapace di ascoltare, Antonioni sottolinea anche una critica verso la società capitalista che si stava affacciando all'orizzonte, è impossibile non provare dolore alla visione di questo film, vi è anche una profonda angoscia verso tutto ciò che circonda Vittoria che si sente o

La Bella e la bestia

La favola de la bella e la bestia diretta nel 1946 da Cocteau e Clement riprende moltissimo la favola originale in cui spiccano le sorelle e il fratello di bella, a differenza del remake disneyano ha anche delle atmosfere inquietanti che vanno via via dileguandosi quando Bella e il mostro si conoscono meglio. La magia del film sta appunto nella comprensione dell'amore di un essere non mostruoso, ma un essere che vive tra due nature, quella umana, e quella animalesca, Clement è talmente bravo da non eccedere mai in facili emozioni, e Jean Marais è straordinario in questo ruolo, che lo interpreta in modo talmente naturale che sembra proprio essere nato per fare questo ruolo. Naturalmente non mancano i riferimenti ai tipici elementi egoistici che rappresentano la vera mostruosità del genere umano, come l'ingordigia delle sorelle, e come l'intolleranza verso chi è diverso da loro o chi non è normale, un film davvero molto bello che per me è stata una sorpresa nonostante l'a

Vincere

C'è una sola sequenza che è di per se una scena da capolavoro di questo film, la scena in cui Ida assiste ormai dentro al manicomio alla visione al cinema de il monello di Charlie Chaplin, quando il bambino viene allontanato dal vagabondo, tutti quanti sentono sulla propria pelle il dolore di quella madre abbandonata, a cui hanno crudelmente sottratto il figlio senza alcuna pietà, in quella scena Giovanna Mezzoggiorno che qui offre la migliore interpretazione della sua carriera, sapendo perfettamente che il ruolo poteva sfiorare la gigioneria, lei non perde mai di vista la forza di Ida Dalser, donna amata da Mussolini e poi abbandonata, rendendosi capace di immedesimarsi come solo gli attori davvero bravi sanno fare, una grande interpretazione come non se ne vedono da tanti anni in italia, che di per se avrebbe meritato qualche riconoscimento, altrettanto bravo Filippo Timi, e anche il regista (a proposito lo trovo molto interessante, vedrò di recuperare qualche altra sua opera in

La Grande Abbuffata

Nell'italia perbenista degli anni settanta esce un film scandaloso, ma più che scandaloso direi che è un film critico nei confronti del consumismo, nel mostrare l'uomo travolto dai suoi istinti primordiali, sia per quanto riguarda il cibo che il sesso, e, uscendo nei primi anni settanta ha suscitato scalpore, infatti a cannes è stato fischiatissimo, nonostante ciò il film è un opera maiuscola, interpretato da quattro grandi attori, quali Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni, Michel Piccoli (ma guarda anche michel, vi ricordate l'anno scorso in estate?) e anche Philip Noiret, due attori italiani e due francesi in un film superbo, un capolavoro diretto con maestria da un Marco Ferreri in forma smagliante, (autore interessantissimo presto parlerò di lui e approfondirò l'argomento ovviamente) ma dentro c'è anche tutta la tristezza della vita, delusioni frustazioni, insicurezze, solitudini di questi quattro amici che stanchi ormai di tutto decidono di "suicidarsi"

Segreti di Famiglia

C'è un profondo dolore dietro questo film, ma non è un dolore semplice, è un dolore lacerante che ti spiazza ma che sicuramente non lascia indifferenti, Francis Ford Coppola torna due anni dopo lo splendido (ma sottovalutatissimo per me) un altra giovinezza e realizza un opera che accompagna per mano lo spettatore, girato in bianco e nero con flashback a colori per enfatizzare i mondi e le personalità dei personaggi che sembrano viaggiare in un atmosfera surreale, in cui è incentrato il mistero della scomparsa del fratello maggiore di Bennie che ora vive in Argentina a si fa chiamare Tetro dall'inizio del suo cognome, non lo conosce nessuno apparte Bennie, vive con Miranda una dottoressa che si è innamorata di lui dopo averlo conosciuto in un ospedale psichiatrico, il tutto costruito come un simil puzzle per raccontare le vite di questi due fratelli, e soprattutto incentrando l'attenzione sulla figura ingombrante paterna (di cui Francis Ford Coppola non nega nè conferma c

Bastardi senza Gloria

Bentornato Quentin, verrebbe da ridire, il suo Bastardi senza Gloria remake del film di Enzo G. Castellari quel maledetto treno blindato, è divertente coinvolgente, violento, e trascinante, indomma un esperimento riuscito almeno in parte, primo perchè già dalle prime scene si nota il Tarantino's Touch, intriso di violenza, humor, e un po' di pulp, secondo ha dei difetti, in primis sceglie di ambientare la storia durante la seconda guerra mondiale (non è proprio un difetto, diciamo un anomalia?) poi il lato storico è completamente cancellato, per dirigere una storia di fantasia che da agli ebrei la loro vendetta, ok ci siamo, possiamo chiamarlo invece di spaghetti western uno spaghetti war? Bah, perchè no? Infondo è un prodotto di puro intrattenimento, gustoso, scoppiettante, divertente, Eli Roth, che mostra un fisico che è una montagna camminante (per il ruolo ha messo 15 chili in muscoli) e uccide i nazzisti con una mazza da baseball, convincente anche Brad Pitt che da un i

Drag Me To Hell

Sam Raimi torna all'horror dei suoi primi film, e lo fa con Drag Me To Hell, un horror che mescola fantasy, commedia, gore, turculenza, ma non cade mai nella spettacolarizzazione gratuita volta ad impressionare lo spettatore, anzi al contrario lo diverte. Per protagonista sceglie Alison Lohman, già protagonista di Big fish e di il genio della truffa, una ragazza pulita e ingenua che dovrà fare i conti con una terribilie vecchietta che le lancia la maledizione per non averla aiutata a non perdere la casa, Christin per farsi bella con il capo, le nega un ulteriore ipoteca e da quel momento la sua vita cambia ulteriormente, perseguitata da un lamia un demone che le da 3 giorni di tempo per poterlo sconfiggere, se entro quei giorni non avrà buttato la maledizione su un altra persona il demone la trascinerà con lui all'inferno... Il film è una serie di divertenti scene, gore o simil splatter che ricordano i bei horror passati meravigliosi gli effetti speciali, poi il film è ricchis

Antichrist di Von Trier

Il mio vuole essere un articolo, ma anche una riflessione su una pellicola destabilizzante come Antichrist, qual'è la mia opinione dopo la visione di questo film? Che qualcuno torturi Lars Von Trier, sia in senso reale che in senso metaforico, si vero dopo la visione di questo film che non lascia spazio a nulla, ti senti spiazzata, è un opera lacerante, dolorosa, impressionante, non sai come definire un film del genere, o lo definisci semplicemente come è che ti appare (come è capitato a me) o cerchi di rimurginare su significati e cose nascoste, che nonostante abbia visto nella mia vita una vagonata di film, (in media vedo dai due ai tre film al giorno) anche più complessi, quest'opera mi sfugge, c'è chi grida al capolavoro, chi alla boiata pazzesca, e chi come me resta incerto su quello che ha visto, ma cos'è realmente Antichrist? Il frutto della depressione di Von Trier? Oppure semplicemente un opera di violenza gratuita con scene fini a se stesse? Analizzare un film

Happiness

A dispetto del titolo Happiness ovvero felicità, è un film che fa di questa parola una parodia nel suo insieme, Solondz racconta la vita familiare di tre sorelle, una scrittrice depressa interpretata da Lara Flynn Boyle, una madre di famiglia e una single in cerca del grande amore, mostra la quotidianità "normale" di queste famiglie, ma allora direte voi cosa c'è che non va? Bene come ho detto prima il titolo Happiness è un po' la parodia della tranquilla vita familiare, la sorella sposata ha un figlio che parla esplicitamente di sesso con il padre di cui più avanti scopriremo le sue tendenze pedofile, tutto scorre apparentemente tranquillo e felice, e ovviamente tutti nascondono degli scheletri sull'armadio, ma i personaggi si fermano solo alla dolce famigliola felice? Assolutamente no, c'è anche un Philip Seymour Hoffman feticista che usa il telefono come valvola di sfogo alle sue pulsioni sessuali anzi lo usa come fallo per esprimere ciò che nella vita non

Blood Simple

Esordio alla regia dei fratelli Coen, che dirigono un noir disturbante, in cui non tutto è come sembra, un uomo sospetta che la moglie lo tradisce, così ingaggia un investigatore privato per avere le prove, una volta ottenute vuole vendicarsi del torto subito, ma l'investigatore, dopo che ha ottenuto i soldi, pensa bene di uccidere l'uomo per far si che la colpa ricada sulla moglie truccando le foto dei delitti, ma la verità viene sempre a galla... I Coen esordiscono con un Thriller disturbante, e ricco di colpi di scena, già si nota il loro gusto delle citazioni e soprattutto, la rilettura del cinema classico tanto caro a questi due cineasti, è un opera prima, ma dalla fotografia grezza, dal montaggio e dai colori oscuri, si nota lo stato d'animo dei protagonisti, è ancora un opera grezza, non al livello dello splendido l'uomo che non c'era, ma sicuramente d'alto livello per chi ama il noir e il Thriller, si nota una giovanissima Frances McDormand nel ruolo del

Il Decameron

Un esplosione di vita, e di gioia, in un opera di grandissimo valore artistico e culturale, un film sperimentale tratto dalle novelle di Boccaccio, che è il primo capitolo della trilogia della vita di Pasolini, recitato da attori non professionisti in dialetto, il film presenta un erotismo audace, che si allontana dall'idea di erotismo vitale di Boccaccio e della sua opera letteraria, anzi direi che Pasolini stesso si allontana dall'opera Boccaccesca, facendone un opera personalissima, un opera d'arte... I volti grotteschi, i denti mancanti, sono caratterizzazioni che pasolini ha voluto lasciare nella sua opera, pensando di esprimere vitalità pura, ed è proprio questo che incanta lo spettatore, ovviamente il film è un capolavoro sotto ogni punto di vista, ricchissima di ottimismo e d'amore, perchè è l'amore il punto cardine per rappresentare la vita, e Pasolini lo sottolinea nel suo Decameron in ogni fotogramma…

I Tenenbaum

Il manifesto del film tuona, in ogni famiglia c'è la pecora nera, in questa lo sono tutti!!! E' l'incipt della più intelligente parodia all'istituzione familiare del terzo millennio diretta da un ispirato Wes Anderson che qui dirige la sua opera migliore. Royal Tenenbaum dopo tanti anni di assenza cerca di riconquistare i suoi familiari, ma si ha l'impressione che ogni componente della famiglia non ne vuole sapere di lui, la moglie, ha una relazione con un afroamericano, la figlia adottiva fuma come una ciminiera e passa da un uomo all'altro, un figlio rimasto vedovo (bravissimo Ben Stiller) è in perenne paura che ai figli gli capita lo stesso incidente che ha ucciso la moglie, un altro figlio è in depressione...ma questi sono i geni, lunatici, sornioni, disincantati ma anche psicologicamente instabili. Anderson presenta il ritratto di una famiglia che una ne pensa e cento ne fa, interpretata da un gruppo di attori al loro meglio e molto diversi tra loro tanto d

Hedwig, la diva con qualcosa in più

Dalla trama potrebbe sembrare il solito film rock sul glam, e invece no, il film tratto da una piece teatrale scritta dallo stesso Mitchell, è originale, divertente, in una parola un film da sballo...nel vero senso della parola, John Cameron Mitchell nei panni di Hedwig, singer che più che un travestito è una vera e propria drag queen, offre una performance che da sola vale la visione del film, il tutto condito con animazioni che danno il tocco ironico alla storia, accanto a lui/lei alcuni musicisti tra cui l'ultimo boyfriend che l'ha mollato per farsi una carriera, da questa rottura nasce la voglia di ricominciare di Hedwig, che in alcuni flashback assistiamo alla sua vita, inframmezzata da ricordi d'infanzia e animazioni che sanciscono i periodi storici, primo fra tutti la caduta del muro di berlino. Mitchell dirige un opera intelligente, mai banale, capace di tenere lo spettatore seduto sulla poltrona e di farlo divertire un mondo, un film colorato, malinconico, rock, da

Solaris

Kris Kelvin, a casa del padre riceve un suo collega che gli fa vedere il nastro dove un altro collega narra gli strani avvenimenti avvenuti sul pianeta Solaris, che ovviamente gli sono costati la carriera, così lascia la casa paterna e si mette anch'egli in viaggio per Solaris, dove scopre che l'oceano del pianeta è in grado di materializzare i ricordi e le persone della nostra vita, su Solaris Kris reincontra Hari, la moglie morta suicida, ma non è la vera moglie è solo la materializzazione del suo ricordo, effettivamente è uno strano evento, così cerca di capire qualcosa, come prima reazione la allontana, non accorgendosi che più lui l'allontana, più lei si lega a lui, ma è l'oceano di Solaris a materializzare angosce e paure umane, così come devono scontrarsi con l'aridità e il cinismo degli altri colleghi rimasti nella stazione orbitante di Solaris... Tarkovskij dirige un film, profondo, ricco di significati poetici, ma anche straordinario dal punto di vista

M - Il mostro di Dusseldorf

Più di un film thriller è un film inquietante, Lang dirige uno dei primi Thriller, capolavori della storia del cinema, ma sceglie di filmare il tutto secondo l'onda del cinema espressionista tedesco, di cui questo film è uno degli ultimi del movimento, basta un ombra per terrorizzare lo spettatore, un ombra che ovviamente divide in due la personalità dell'assassino di cui vediamo all'inizio come una persona apparentemente normale, anzi affidabile, un tipo qualunque, il tocco geniale della pellicola sta nel mischiare orrore con la frenesia della ricerca del colpevole, che sarà per la cittadina di Dusseldorf, quasi come una caccia alle streghe, ogni persona che avvicina bambini può essere il colpevole, e ce ne vorrà prima che pescano la persona giusta. Un opera di grande impatto che ha il pregio di ipnotizzare lo spettatore risucchiandolo nell'incubo, grazie anche alla fotografia che non mostra nulla, perchè basta una semplice ombra per far scattare il timore nello spetta

Una Storia Vera

Per la prima volta David Lynch, dirige un film solare, molto diverso dal suo stile, scritto dalla sua compagna di allora Mary Sweeney, e tratto da come dice il titolo italiano da una storia vera. E' la storia di Alvin Straight interpretato da un magistrale Richard Farnsworth, che ha passato un intera carriera a fare lo stuntman, Lynch gli da la notorietà con il ruolo di Alvin Straight, un anziano che ha molte cose da farsi perdonare specialmente da suo fratello con cui non parla da dieci anni e con cui si vuole riconciliare, visto che il fratello è stato colto da un infarto. Lo scenario dipinto da lynch è pacifico, la fotografia della campagna americana sembra un dipinto dei quadri di monet, e la colonna sonora firmata badalamenti è sobria ma carica d'emozione, un aspetto solare che è un ottimo esperimento cinematografico oltre che un omaggio alla vita e all'amore tra fratelli, un film che potrei definire new age, ma sarebbe un parolone grosso perchè David Lynch da grande

Teorema

Uscito in piena rivoluzione sessantottina Teorema è un film arrabbiato, anzi direi incazzato nei confronti della borghesia, possiamo chiamarlo provocatorio? Non direi, Possiamo chiamarlo acido? Neanche, di certo è un film che non lascia indifferente lo spettatore, soprattutto per certi particolari che mettono in risalto la demolizione della borghesia fine a se stessa, e soprattutto l'ambiente in cui vive, un ambiente asettico, vuoto, incentrato tutto sull'apparire, come nel bellissimo inizio, dove si vedono i capannoni di un azienda e l'intervista al padrone, dopo l'intervista l'attenzione si sposta sulla famiglia proprietaria dell'azienda, la lussuosa dimora è circondata da gente che chiacchiera del più e del meno, all'improvviso un postino invia un messaggio, e con questo messaggio arriva anche un misterioso ospite che senza apparente motivo alcuno attrae tutti i membri della famiglia che hanno rapporti sessuali con lui, la prima è la serva, che vi

The Tango Lesson

The Tango Lesson, è un più che un film, è il documentario sulla storia di una passione per la danza, narrato divinamente da una Sally Potter in stato di grazia, in scena proprio lei Sally, regista in crisi ispirativa che scrive una sceneggiatura sull'omicidio di alcune modelle che vediamo in flashback a colori, la sua è una sceneggiatura che non si traducerà mai in un lungometraggio, allora una sera entra in un locale dove si danza il tango e ne rimane folgorata, soprattutto rimane folgorata da Pablo Veron, che le darà delle lezioni di tango e imparerà a ballare, e così danza e cinema si incontrano e si scontrano, da una parte c'è Sally la regista che deve avere tutto sotto controllo, dall'altra Pablo, il ballerino che segue la musica e i suoi passi, tra i due nasce l'amore ma anche delle contraddizioni tra arte, e vita, possono due mondi così diversi vivere semplicemente una storia d'amore? Perchè no? Infondo gli opposti si attraggono, bellissimi i numeri musicali

L'uomo senza passato

Probabilmente uno dei migliori film che ho visto quest'estate, intenso, nostalgico, un inno alla solidarietà e all'altruismo, protagonista un uomo che dopo essere uscito dalla stazione di Helsinki viene brutalmente picchiato da dei vagabondi viene trasportato in ospedale dove viene dato per morto, una volta che i dottori si allontanano lui scappa via e si fa trovare disteso in campagna, una famiglia povera lo accoglie e lo nutre, ma si accorge di non ricordare più nulla di se stesso, nemmeno il suo nome il che complica ulteriormente le cose, che ovviamente miglioreranno perchè le persone umili che ha conosciuto fanno di tutto per aiutarlo e non farlo sentire solo, naturalmente cerca in tutti i modi di svolgere una vita normale, ma non ricordando il suo nome non riesce a compilare i documenti nè ad aprire un conto in banca, In questo frangente conosce e si innamora di Irma, una volontaria che distribuisce abiti ai poveri e ai barboni, le cose si complicano ulteriormente quando

Arizona Dream

L'america vista con gli occhi di Emir Kusturica, un film eccentrico, surreale, fantastico, allegorico, un opera che dentro ha praticamente tutto, la musica, i sogni, la vita vista con gli occhi lunatici in un paese che di lunatico ha ben poco... Protagonista un giovanissimo Johnny Depp che da New York dove lavora come pescatore per fare da testimone allo zio Leo che sta sposando una donna più giovane, quando conoscerà Elaine, una vedova che ha ucciso il marito che vive con la figlia Grace non tornerà più a casa, ma cercherà di realizzare i sogni dei suoi nuovi amici e anche di suo zio, chi vuole vivere sulla luna, chi vuole volare, chi vuole diventare tartaruga ma alla fine per realizzare alcuni sogni alcuni devono morire... Arizona Dream è un film che più cult non si può, in italia uscì cinque anni dopo l'america per problemi legati ai diritti di distribuzione, si tratta del primo e unico film americano di Kusturica dipinge un umanità che per sfuggire al dolore, alla soffere

Fa la cosa giusta

Fa la cosa giusta è un film duro, ispirato a un fatto realmente accaduto negli anni sessanta, protagonista è lo stesso Spike Lee che lavora in una pizzeria, da Sal, un italoamericano che ha dei pregiudizi nei confronti degli afroamericani ma proprio nel quartiere dei neri ha aperto la sua pizzeria, l'inizio è folgorante i titoli di testa si aprono con Rosie Perez che balla Fight the Power dei Public Enemy che sarebbero diventati famosi grazie a questo film, che si concentra nell'arco di una giornata di caldo soffocante in una New York che somiglia di più a una sodoma e gomorra in un campo di battaglia che a un quartiere pacifico. Il quartiere è pieno di gente di diversa razza, si va dai coreani ai portoricani, nell'atmosfera ribolle un caldo soffocante Sal ha due figli interpretati il primo da un bravissimo John Turturro e il secondo da Richard Edson, Pino che si comporta come un padrone col fratello e non vede di buon occhio il loro fattorino di colore Mookie, nella loro

Sacro e Profano

Madonna dirige il suo primo film da regista, un film curioso, eccentrico, colorato, musicale, eccessivo e provocatorio proprio come lei, il tutto visto dal punto di vista del suo protagonista maschile interpretato da Eugene Huntz leader dei Gogol Bordello che sono autori della colonna sonora. Un film in cui tutto è il contrario di tutto, e che non ha un filo conduttore con le storie, tutti mostrano il loro lato profano come il titolo italiano sottolinea e suggerisce, dalla ballerina che si improvvisa lap dancer per aumentare le sue entrate, dal taxista che si improvvisa escort sadomaso a pagamento per uomini, dalla farmacista che è oggetto delle fantasie e desiderio proibito del suo capo che ha una moglie intrattabile che urla sempre ma che vorrebbe anche fare volontarato per i bambini in africa...il tutto musicato con una colonna sonora orecchiabile e filmato con una fotografia colorata e accattivante, forse la regia sembra un po' manieristica, ma ciò che cattura del film è lo sp

Segreti e Bugie

Dopo la morte dei genitori, Hortence, una ortottista di colore, si mette in cerca della madre naturale, scoprendo che è bianca e che vive con una figlia aggressiva ma anche lei frustra, scoprendo un muro di bugie e di segreti che Cinthia, sua madre naturale si è costruita intorno per vivere una nuova vita, ma non è la sola, anche il fratello che fa il fotografo e ha una bella moglie ha intorno a se un muro di segreti e di bugie... Il film mostra come sia difficile avvolte la vita, e come anche sia quasi impossibile viverla alla luce del sole, Mike Leigh ci prende per mano e mostra i suoi protagonisti senza mai giudicarli per le loro scelte, sia positive che negative, ma anzi mostrando le loro ragioni, infondo tutti quanti siamo umani, tutti quanti possiamo sbagliare, avvolte basta sgretolare quei muri per ritrovare se stessi, è forse questa la parabola di questo straordinario film? Sembrerebbe di si, Hortence con il suo arrivo, è riuscita anche a riappacificare Cinthia con sua figlia

I Diabolici

Un noir, in cui niente è ciò che sembra, in cui ogni personaggio nasconde una maschera, in cui tutto sembra andare come vorresti ma che è il contrario di come lo immagini, H.G Cluzot, firma un film spietato, che mette in scena un piano diabolico in cui tutti gli elementi e soprattutto i personaggi, interpretano una parte in un piano segreto che stravolgerà il destino di una donna che è coinvolta in un trianglo tra il marito e l'amante di lui, che in apparenza vuole aiutarla a sbarazzarsi del marito, lo faranno, anzi le fanno credere che sia complice di un delitto, un delitto che le si ritorcerà contro, ma soprattutto sarà vittima della sua stessa voglia di libertà. In un gioco di specchi spietato vediamo Christina proprietaria di un collegio maschile, il marito Michel ne è il direttore ma si comporta come un padrone lì dentro, sottomettendo Christina, a violenze e umiliazioni, così si mette d'accordo con Nicole, che è l'amante di Michel per sbarazzarsi del marito, ben pres

La piccola bottega degli orrori

Un horror atipico, divertente allucinato, protagonista una pianta carnivora, che usa un timido impiegato per nutrirsi e crescere, ma la pianta non si nutre di carne qualsiasi, sin dalla sua scoperta il timido impiegato dovrà prima fornirle del sangue, poi pian piano che cresce, parti di cadavei e alla fine veri e propri esseri umani, Corman dirige un horror che potrebbe essere definito anche una parodia del genere, in cui il timido impiegato si trasforma per far crescere la pianta in assassino, ben presto le cose si mettono male anche per lui... in questo film c'è solo l'horror? C'è commedia, giallo, in un miscuglio di generi da rendere la pellicola originalissima, la cui durata è di appena 71 minuti, ma che sicuramente è uno dei film che è ormai un classico del genere... Già si possono notare che nonostante sia stato girato con pochi mezzi e negli anni sessanta, dei trucchi che ne hanno fatto un piccolo gioiellino, soprattutto per quanto riguarda la pianta. Da sottolineare

Festen Dogme 1 - Festa in famiglia

Festen è uno dei film che è stato girato secondo le regole del movimento di Lars Von Trier Dogma 95, racconta di una ricca famiglia borghese, che si riunisce per festeggiare i 60 anni del patriarca, vengono figli, amici, partecipano persino camerieri, tutto in apparenza sembra far vedere una grande famiglia felice, allegria, in realtà è solo un paralume, che nasconde scheletri nell'armadio piuttosto pesanti da digerire... La bomba esplode nel momento che Christian rivela ai commensali riuniti di essere stato violentato dal padre quando era piccolo, insieme alla sua sorella gemella morta suicida... Christian che non è mai riuscito a superare il trauma della morte della sua gemella all'inizio davanti a tutti nessuno gli crede, gli dicono che è ubriaco, lui stesso dice scusa al padre perchè non sta piuttosto bene, però in sala cala il silenzio, persino sua sorella, (che più avanti scopriremo ha una relazione con un uomo di colore) assicura gli invitati che quello che ha detto Chr

Zona di Guerra

Uno dei film più sconvolgenti che abbia mai visto, già dall'incipt si notano colori oscuri, come è oscura la trama, Tim Roth esordisce alla regia puntando su un tema scabroso e particolare come l'incesto, il tutto vissuto come se la cosa deve venire alla luce a poco a poco, si accorge di tutto Tommy il fratello di Jess, e cerca fin dall'inizio di capire come realmente stanno le cose, come dice la locandina, un terribile segreto lega padre e figlia, e questo segreto è destinato a travolgere tutto quanto. I personaggi si muovono come se vivono dentro un incubo, un incubo dove tutto è in apparenza perfetto e pulito, la madre interpretata da una straordinaria (e qui anche bellissima) Tilda Swinton che si rivela a suo agio nelle scene di nudo anche con pancetta, una delle scene più belle è quando allatta la neonata Alice. E' proprio Tommy ad accorgersi che qualcosa non quadra in quel quadretto familiare, Jess nasconde un segreto sconvolgente, e deve assolutamente scoprire s

Il Cielo sopra Berlino

Surreale, metafisico, lirico, come una sinfonia, come se il tempo non esistesse, Wim Wenders dirige un opera esistenziale, o meglio dire esistenzialista, e narra di un sottile velo tra il reale dell'umanità e l'astrattismo di un mondo che gli umani non riescono a vedere nè a percepire, ovvero il mondo degli angeli, due angeli scendono sulla terra, e hanno il potere di ascoltare i pensieri umani, vagano per Berlino in mezzo a una umanità in preda alla vita, al frenetismo della loro vita quotidiana, tra di loro vi è una trapezista di un circo che sta per chiudere i battenti... Gli angeli di Wenders hanno il ruolo di osservare l'umanità ma soprattutto i Berlinesi, le loro paure, i loro rimpianti, Damiel interpretato da uno straordinario Bruno Ganz si innamora della trapezista Marion, una ragazza che vive da sola in un camper e che è molto triste, per questo decide di perdere la sua immortalità e sperimenta, il sangue e il dolore, così ad un concerto di Nick Cave incont