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Dune - Parte II

  Se c'è una cosa che mi sorprende sempre, è il constatare che si può certamente capire che un film può essere sorprendente. Intanto bisogna tenerere bene a mente che questa versione di Dune  è ben più lunga, ed ha una visione differente rispetto alla versione di Lynch  degli anni ottanta, prodotta anche da Dino De Laurentiis , questo secondo film a me è piaciuto moltissimo, e credetemi, che sono praticamente cresciuta con la versione differente, è stato uno spettacolo grandioso, con Timothé Chalamet  che fa diventare il suo Paul Atreides cazzutissimo, dimostrando di poter comandare un esercito di fremen, che all'inizio non si fidano di lui, apparte Stilgar. Così ci addentriamo in uno dei film di fantascienza più avventurosi e cazzuti mai girati, e devo dire che è talmente girato bene che questa versione decisamente rinnovata, con uno sguardo differente, rispetto a quello di De Laurentiis , sembra più adatta al pubblico del terzo millennio rispetto a quello degli anni ottanta.
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Flubber - Un Professore tra le nuvole

  Come vi avevo promesso, dopo la recensione del film  Mosca a New York , che ci sarebbero stati altri film interpretati da Robin Williams, eccovi accontentati, con un altro piccolo ma divertentissimo film, un remake di una pellicola di diversi anni fa, l'ho visto ieri cogliendo ovviamente la palla al balzo dato che proprio ieri, volevo vedere qualche altro film interpretato da questo fantastico e straordinario attore di cui sono una grandissima fan. Ne arriveranno ovviamente altri, quindi tenetevi forte perché il divertimento alla fabbrica dei sogni non è finito e non finirà. Perché voglio divertirmi sia io, e fare divertire voi, e questo film e un misto tra commedia, film di fantascienza, romantico e avventuroso, la schiacciamo letteralmente la palla al balzo? Essia. Qui Robin Williams interpreta lo scienziato pazzo professor Phillip Brainard , che sta facendo una importante ricerca per salvare il college, sviluppando una enorme energia; ma c'è un problema, per ben due volte

Nelly e Mounsieur Arnaud

  Ecco un altro debutto alla fabbrica, devo dire che ultimamente mi sto divertendo molto nel guardare, recensire film, conoscere autori, parlarne nel blog, e proprio stamattina arriva il primo film che ho visto di Claude Sautet  regista francese che quasi trent'anni fa ha diretto questo piccolo e delizioso film: Nelly e Monsieur Arnaud . Un film delicato e romantico, dove l'amore è il centro di una storia capace di sorprendere per la sua dolcezza. La protagonista Nelly , si trova al centro di un bivio; la relazione con suo marito è ormai al capolinea, lui non lavora e in pratica a portare i soldi e i pantaloni è ormai lei, un giorno incontra una vecchia amica, che le presenta un uomo anziano, separato dalla moglie, egli è uno scrittore in cerca di una persona che lo aiuti a completare il suo ultimo romanzo. Nelly pensa che questa sia l'occasione giusta per cambiare la sua vita, lascia il lavoro alla panetteria in cui lavora quando le viene offerto di aiutare Monsieur Arnaud

Studio 666

Alla fabbrica tornano gli horror, e per questa settimana anticipo la rubrica, che solitamente arriva di martedì, e siccome guardo un mare di film, capita che salta la normale programmazione, e si recensiscono altri film, probabilmente domani ne arriva un altro horror, diretto da Clive Barker stavolta, in modo da dare spazio ad altri film. Studio 666  è un horror coi Foo Fighters , che cosa un horror coi Foo Fighters?  Stai scherzando vero? No assolutamente, c'è tutta la band al completo, sai quelli del video Learning to fly  tanto per fare un esempio, eppure ci sono proprio tutti, che si riuniscono in un fatiscente castell...no, non è un castello, ma sembra una normale casa, dove un tempo diverse band hanno cercato di registrare un album, ma che nessuno è mai riuscito a completare. Ora con premesse del genere, chiunque sano di mente ci avrebbe pensato un bel po' prima di accettare di registrare un disco in questa casa no? Eppure questo non succede, anche perché dobbiamo sottoli

Mea Culpa

  Un altra recensione per voi, con un film Netflix  giusto per non farvi mancare nulla, un thriller dove nulla è come appare. Le vie della vendetta possono portare a strade inaspettate, una donna avvocato in carriera in crisi col marito da molto tempo, dato che ha perso il lavoro e praticamente lo mantiene, si imbatte in un caso di omicidio riguardante un pittore accusato di aver ucciso la fidanzata e occultato il cadavere, ma le cose stanno davvero così? Mea  la protagonista, dovrà cercare dentro se stessa la verità, perché l'unica persona che le sta veramente vicina è la moglie del fratello di suo marito. La suocera malata di cancro è egoista, e chiede per se tutto il tempo ai figli, e sembra che tutto debba girare attorno a lei. Il fratello di suo marito, ha deciso di collaborare col procuratore e le chiede di non accettare il caso, insomma facciamo anche che la fidanzata del pittore è ancora viva? Si capisce benissimo che qui c'è qualcosa che non gira per il verso giusto no

Napoleon

  A volte mi chiedo: si dovrebbe ormai costruire un epitaffio in ricordo di un grande regista ormai che ha perso la testa? No perché penso che sia nella norma sbagliare film ogni tanto, succede a tutti di avere collaboratori sbagliati che esagerano, e il più delle volte il risultato non è certamente appianante o soddisfacente. Ora, ho sempre stimato e apprezzato Ridley Scott , e non è certamente il primo venuto, dato che è uno di quei registi che hanno fatto la storia del cinema. Sono ormai anni, almeno una decina, che non fa una pellicola diciamo non tanto riuscitissima o un capolavoro, ormai alla sua veneranda età non me la aspetto nemmeno io, ma almeno buona, un film che mi faccia sedere sulla poltrona di casa, e che mi coinvolga dall'inizio alla fine. No, questo non succede da un sacco di tempo, e la cosa che mi fa più arrabbiare, è il prendere un grande attore come Joaquin Phoenix , che ha vinto persino un oscar, e sprecarlo in modo così assurdo, facendogli vestire i panni del

Velvet Goldmine

  Anche oggi arriva la rubbrica che più mi piace della fabbrica dei sogni Riguarda & Recensisci , dove recensisco i film che precedentemente ho visto ma mancano all'appello, e questa pellicola, era proprio un titolo che non poteva assolutamente mancare in questo bellissimo blog: Velvet Goldmine , diretto nel 1998 da Todd Haynes , uno dei registi che più stimo nel panorama della settima arte. Todd Haynes , fa il suo personale omaggio al movimento musicale degli anni settanta del glam rock, ispirandosi liberamente alla vita di David Bowie , creando il personaggio di Brian Slade , vero e proprio alter ego immaginario della popstar britannica che ha notevolmente cambiato il volto musicale internazionale proprio in quegli anni. Il film comincia con Brian Slade che inscena il suo omicidio sul palco, e da quel momento si perdono le sue tracce, dieci anni dopo a un giornalista viene dato l'incarico di cercarlo, e pensa di trovarlo perché lui proprio in quel periodo c'era e lo s

Mosca a New York

  Potrebbe mancare un film con quell'attore straordinario che risponde al nome di Robin Williams?  Non vi sto facendo mancare nulla, e allora qualche giorno fa, ho voluto prendere la palla al balzo, e ho visto questo film che ancora non avevo visto. Siccome, io sono da sempre una grandissima fan di Robin Williams , penso che arriveranno addirittura altri film, quindi tenetevi forte, perché la festa alla fabbrica tutta dedicata al cinema non finisce mica qui. Sono contenta di dirvi questo perché amo da sempre questo attore, e che se un grande regista come Paul Mazursky  dirige un grande attore come Robin Williams  non è certamente un film che si può perdere, aggiungiamo anche che è un film degli anni ottanta, e fate long playing. Allora, di che parla esattamente Mosca a New York? Mosca a New York  è una commedia ibrida, perché , oltre a una storia di emigrazione, dove due amici decidono di tentar fortuna nel paese dove si realizzano i sogni e nella nazione delle opportunità, c'è