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Quinto Potere

Una parodia del mondo della televisione, feroce tagliente che non può che attirare il pubblico.
Peter Finch nel ruolo di Howard Beale, incarna fedelmente il presentatore che viene licenziato perchè il programma da lui condotto non sta avendo più il successo di un tempo.



E' sfiduciato perchè il canale per cui lavorava L'UBS, è stato acquistato da un importante società e allora annuncia il suo suicidio in diretta.
Diana Christensen fiuta l'affarone, finalmente avranno tutta l'attenzione dei media e soprattutto del pubblico nel loro canale.
Ma alcuni dirigenti non ci stanno, così dicono a Beale di fare un altro annuncio, che non si suicida più, ma egli invita il pubblico a urlare di essere incazzato nero e che non ce la facevano più, di tutto questo marciume che sta succedendo nel mondo.
I Telefoni trillano, e Beale diventa il pazzo profeta dell'etere, ma alcuni all'UBS non sono daccordo, nonostante abbia attirato l'attenzione su di se, nonostante il pubblico lo guardi, si decide per l'eliminazione fisica di Howard, grazie a un gruppo di terroristi.
Facile constatare che la tagliente parodia della tv, sia a tutt'oggi attualissima, e che Diana rappresenti l'ambiziosa rampante che getterebbe in pasto agli squali la propria madre per diventare qualcuno, proprio come succede ad Howard.
Uno squarcio sulla falsità del mondo rappresentata da un autore in stato di grazia e ad un nutrito cast di attori che rendono l'opera un capolavoro.
Perchè di questo si tratta: di un capolavoro nè più e nè meno.
Immenso.
Voto: 9


Commenti

  1. Capolavoro immenso, concordo con il tuo giudizio. E' uno dei primi film che ho adorato quando una ventina di anni fa ho cominciato ad interessarmi di cinema seriamente :)

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