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Le Armonie di Werckmeister

Questo film è uno di quelli che ti cambiano totalmente la vita.
Avevo già visto di Bèla Tarr Satantango che mi ha letteralmente conquistata. Ma questo ha fatto di più, molto di  più.



Innanzitutto come per certi film esprimere un parere mi sembra alquanto riduttivo, bisogna fare l'esperienza della visione, aldilà del punto di vista personale, è una cosa che ogni comune cinefilo deve fare prima o poi nella vita.
E questo è uno di quei film punto.
Che voto gli darei? Non sono così presuntuosa da assegnarli un semplice voto, come si può fare con un capolavoro assoluto come questo? Non ho nè la forza, nè il coraggio di assegnare un voto a un film simile.
Vi invito dunque alla visione, che secondo me è la cosa più importante, soprattutto perchè è talmente profondo da rasentare la poesia.
Peccato che un regista come lui abbia smesso di fare cinema, perchè è una gran perdita. Ma ogni cineasta insegue sempre un suo percorso personale, sia che si tratti di semplice cinema, che cinema più impegnativo.
Questo film mi ha convinta ancora di più.
Certo dobbiamo pur capire che è un opera particolare, bisogna guardarlo bene, non solo come si guardano certi film tanto per passare tempo no. Bisogna assorbire tutte le sensazioni e le emozioni che il film riesce a suscitare in voi, ed è una cosa assolutamente difficile, soprattutto con opere d'arte del genere.
Personalmente non si può certo dire mi piace o non mi piace, bisogna carpire ogni sensazione che il film suscista in voi, e viverla, poi esprimerla con semplici parole, il che è un impresa assai ardua.
Innanzitutto come ogni cineasta libero da ogni controllo, ha carpito perfettamente la sensibilità della storia suscitando in me sensazioni di comprensione, amore, emozioni che raramente (solo in altri casi di autori che adoro come Lynch per esempio o ancora Ingmar Bergman o il mio guru Tarkovskij hanno saputo suscitare in me) capita di provare davanti a un film.
E credetemi se vi dico che guardare questo film è un esperienza quasi mistica capace di tirare fuori tutto ciò che hai dentro, e non sto parlando metaforicamente ma letteralmente.
Questo film è pura poesia, con queste parole credo di aver detto il fulcro di quello che ho provato durante la visione.


Il protagonista del film è un semplice postino, che ancora spera nella salvezza dell'umanità travolta da presagi di guerra e della mancanza di libertà. All'improvviso in città quando arriva un circo i cui protagonisti sono un principe e una balena, questo fatto curioso scatena le azioni umane verso qualcosa di sconosciuto che sembra non essere presente lì per caso, ma come l'opposto della presenza umana rispetto a ciò che si consuma sembra assorbire o scatenare il male presente nell'umanità.
In poche parole gli umani si trovano a doversi confrontare con qualcosa di insolito che sono incapaci di capire e di affrontare, allora invece di comprendere il fatto del curioso circo agiscono d'istinto secondo una precisa armonia e un susseguirsi di situazioni e conflitti che sono capaci di trasformare il mondo circostante.
L'unico capace di affrontare la situazione sembra essere il postino, che ragiona con la sua testa a differenza della grande massa che segue l'istinto, sarà forse lui a salvare l'intero villaggio?
In conclusione ragazzi, vedetevelo, sono sicura che mi ringrazierete dopo la visione.




Commenti

  1. E vogliamo parlare della stupenda colonna sonora di Mihaly Vig? Non c'è niente da fare: il cinema di Bela Tarr si eleva maestosamente oltre qualsiasi tentativo di confronto. Potrei stare ore a guardare Werckmeister in loop senza stancarmi, così come Turin Horse e tutti gli altri. Quando hai visto Bela Tarr non ti serve nient'altro.

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