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Her - Lei

Una delle sorprese di quest'anno cinematografico, lo devo proprio dire...
Spike Jonze, l'ho sempre trovato un regista curioso, un oggetto del desiderio accattivante, senza essere pacchiano o pomposo, infatti molti dei suoi film li apprezzo proprio per questo suo essere originale e un po' sopra le righe.
Cosa penso della sua ultima fatica cinematografica?
Come tutti i suoi film, è curioso, ma è anche più maturo rispetto ai suoi lavoro precedenti.
Qui abbiamo un protagonista appena lasciato dalla moglie, che si rinchiude nel vero senso della parola, in un rapporto sentimentale con una voce al computer, creando una sorta di rapporto o per meglio dire di innamoramento virtuale.
Ok, ad alcuni potrebbe sembrare stupido e fuori luogo innamorarsi di una voce, forse addirittura immaturo, e ci sta in parte, ma il regista è molto più sottile e vuole farci capire che i rapporti con le persone sono diventati molto difficili, rispetto ai rapporti con una macchina.
Eppure la capacità di sottolineare la solitudine che attanaglia milioni di noi è disarmante.

Il protagonista invece di riconquistare la moglie, oppure conquistare un altra donna, si rinchiude in un rapporto finto con una voce.
No, non è un rapporto reale, è pura illusione, è immaturità; bisogna crescere e capire che una macchina non potrà mai provare dei veri sentimenti come l'amore, e bisogna pur uscire dal proprio guscio per continuare a vivere.
Lo capirà il nostro Theodore?
Eppure, quella sua collega è decisamente troppo intelligente per assecondare una macchina come fa lui, e spesso e volentieri gli si mette accanto per chiacchierare...ma lo capirà Teddy che forse è la persona giusta?
Un film decisamente marginale, dove chi sceglie di rinchiudersi evitando le difficoltà dei rapporti - si veda l'approccio con una ragazza che vuole un rapporto vero invece che solo una scopata - piuttosto che godersi la vita, e io ne so qualcosa, forse per questo l'ho sentito molto questo film.
La vita va vissuta, e una voce sola, anche se da compagnia non può mai essere come una persona vera.
Bravissimo come sempre Joaquin  Phoenix capace di rendere vero un personaggio che un altro avrebbe reso fasullo, quanto c'è di vero in tutto ciò?
Siamo davvero ormai schiavi delle macchine incapaci anche di parlare e sognare con la vita vera? Se tutto questo è vero c'è solo da preoccuparsi, ma forse una via d'uscita c'è, spegnere quel dannato pc e farsi una passeggiata respirando aria vera.
Forse chissà magari troviamo la persona adatta a noi, con tutte le difficoltà della vita, ma almeno viviamo.
Colorato, musicale e lirico, un piccolo grande film capace di far riflettere sulla solitudine della vita.
Voto: 8



Commenti

  1. Più che un film sulle 'macchine' io l'ho trovato un film sulla difficoltà dei rapporti interpersonali, la difficoltà di comunicare, di affrontare chi ci sta davanti e la conseguente disaffezione ad ascoltare e capire quello che gli altri ci dicono. Bellissimo e struggente, Phoenix veramente bravo, ma Scarlett che dà voce (e anima) al computer è davvero straordinaria.

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