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Nikita

Prima di Tarantino, a dettare legge sulla violenza al cinema c'era il francese Luc Besson, che rivelatosi con questo film Nikita, diventa un autore da richiamo.
E proprio Nikita in quanto a violenza non scherza proprio, anche se il personaggio , interpretato dall'allora compagna di Besson, Anne Parillaud, - ma che fine ha fatto? - per quanto sia cazzuto è estremamente positivo, anche se spara una raffica di proiettili diventando una spietata killer per conto dei servizi segreti.
Una vera e propria macchina da guerra creata a puntino onde evitarle la galera, per essere stata beccata in flagrante dopo una rapina.
Ovviamente i servizi segreti fanno sì che la donna sia creduta morta di overdose, per poi reclutarla con un addestramento durissimo, e mentre viene sottoposta a tale costruzione Bob, il capo si invaghisce di lei.
La prima missione sarà ad un incontro in un ristorante, anche se Nikita in un primo momento crederà sia per una cena romantica, ma scoprirà che dovrà uscire le palle e soprattutto le pistole, e sarà un bagno di sangue in cui morirà un uomo che è l'obiettivo dei servizi segreti.
Tutto questo andrà avanti fino a quando Nikita non incontra Marco, un giovane in cui nascerà una relazione seria, ma mentre la donna dovrà nascondere in tutti i modi la sua vera identità, di killer e conciliare la nuova relazione mentendo al giovane per quello che fa, dicendo che è una infermiera, Bob arriva a casa sua: C'è un altra missione da compiere, e nel frattempo viene presentato a Marco come suo zio.
La nuova missione vede uno spietato assassino, detto Victor l'eliminatore che devono far fuori prima che faccia fuori loro, e sarà un altro bagno di sangue, dopo sarà Nikita a sparire, lasciando i due uomini con grandi interrogativi.
Luc Besson sa bene come raccontare una storia spietata ricca di scene di violenza, bagni di sangue e scene al cardiopalma, ma coniuga qualcosa di nuovo, molto lontano dal classico film d'azione: L'eroina femminile.
Seppur negativa o quasi è una donna con un anima, e ha persino  un cuore e per il pubblico l'immedesimazione è facilissima, io stessa che di solito guardo poco cinema d'azione, anche se non ho problemi a farlo ne sono rimasta piacevolmente conquistata.
Di solito in questi film c'è l'eroe muscoloso, senza macchia e senza paura, ma una donna, è qualcosa di nuovo e inedito per il cinema di questo genere, e nonostante ciò sa creare la giusta alchimia tra la storia e il pubblico, grazie a una regia attenta e vivace, sia nello strizzare l'occhio agli amanti del genere, sia nell'avvicinare il pubblico femminile al genere.
Il che la rende un opera interessantissima, un vero oggettino da collezionare.
Voto: 7



Commenti

  1. bel film senza dubbio anche se di Besson il top resta Leon secondo me

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  2. si quello è un capolavoro, ma neanche questo non è tantomale eh? Ci sono momenti in cui l'azione è altissima, poi la recitazione della Parillaud è incredibile :)

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