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Fargo

I fratelli Coen, sanno come divertire lo spettatore, ma la loro genialità sta anche nello spiazzarli, così nel 1996 escono con questo che per molti è il miglior film da loro diretto e prodotto: Fargo.
Fargo è la storia di un rapimento finito in un bagno di sangue, il cui principale colpevole è un uomo - William H Macy - che ha bisogno di una grossa liquidità, forse per debiti accumulati e che organizza il rapimento della propria moglie, per ottenere il riscatto dal suocero che è proprietario di un autosalone in cui lavora.
Il problema è che i rapitori da lui ingaggiati, finiscono per far fuori qualsiasi persona si trovano davanti e che in un modo o nell'altro gli mette i bastoni fra le ruote.
Molti omicidi cominciano a lasciare tracce piuttosto evidenti, e una poliziotta incinta comincia le indagini per sbrogliare la complicata matassa, e come un uccellino che raccoglie le molliche di pane piano piano, le raccoglie tutte, fino ad arrivare alla soluzione perchè i rapitori sono anche stupidi, invece di fare un semplice sequestro di persona, fanno di testa loro, e mattone dopo mattone tutti i nodi vengono al pettine.
A complicare le cose si ci mette anche il suocero, cioè il padre della donna rapita che decide di pagare il riscatto. I rapitori che sono daccordo in un modo si trovano davanti a un altra persona e via un altra palla al piede da far fuori, e verrà fatto fuori anche colui che chiede il biglietto dell'autostrada, insomma le tracce che si accumulano sono talmente tante che per Margee - una bravissima Frances McDormand giustamente premiata con l'oscar - cercare di ricostruire i fatti non sarà poi così complicato.
E' con questo bellissimo Noir, ambientato in una nevosa Minneapolis, che i Coen dirigono il film della maturità, pur rispettando le regole del genere, cercando di personalizzare la storia alla loro maniera, fanno di questo noir uno dei migliori film degli anni novanta.
Fargo è un capolavoro, soprattutto perchè in questo film cercano di evitare di essere sopra le righe come in tutti i film che hanno diretto e realistico, evitando simili facilonerie che avrebbero impedito alla storia di essere  superficiale, invece puntano sulla brutalità e la stupidità umana, creando picchi di tensione che non lasciano lo spettatore dall'inizio alla fine.
Così come dovrebbe essere un vero e grandissimo noir, i personaggi mandano tutto a puttane alla fine, perchè si fanno prendere dall'avidità e non capiscono che prima o poi saranno smascherati grazie alle tracce sparse in giro.
CAPOLAVORO.



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