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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Una Tragica Scelta - Inhale

Ci troviamo di fronte a un film sul drammatico traffico degli organi umani, dove una coppia, di cui lui è medico, deve salvare la vita alla propria figlioletta, che necessita di un trapianto di polmoni, ma il tempo stringe, e stare fermi alla lista d'attesa significa che la bambina rischia di morire, cosa si può fare? Una soluzione c'è, un trapianto illegale, ma la corsa contro il tempo è rischiosa e piena di insidie, il giovane medico all'inizio è riluttante all'idea, ma quando si accorge che non c'è nessun altra possibilità per salvare la piccola allora accetta sotto consiglio di una dottoressa, dopo aver saputo che un professore ha fatto un trapianto illegale, ma andare in quei luoghi prima di tutto è fare i conti con chi vive nella povertà, ma sarà un bambino a dargli una mano, un tipino alquanto sveglio che conosce la strada e soprattutto l'uso delle armi, dovrà confrontarsi persino con dei brutti ceffi, alla fine scoprirà una realtà alquanto dura e dolor

L'aldilà, e tu vivrai nel terrore

Come disse l'amico Robydick, nel suo blog, che ormai frequento e sono praticamente di casa dato che gli mando pure le recensioni nella sua recensione de L'aldilà Fulciano, di cui è un fan del regista, il genere di film è un genere che piace a molti, e tra quei molti oltre a Robydick, mi sono aggiunta anche io, questo è il secondo film che vedo di Fulci e mi ha sorpresa molto, è abbastanza splatter, un film per stomaci forti vi avviso, però ne vale la pena di vederlo, Lisa una giovane ragazza eredita un antico albergo e lo vuole restaurare per portarlo in uso, ma durante i lavori di restauro, cominciano a venire degli strani incidenti, perchè? Cosa è successo di tanto inquietante in quell'albergo? Le risposte non si fanno attendere molto, anche grazie all'arrivo di una ragazza cieca, che cammina sempre accanto a un cane, che la invita ad andare via, a non aprire quell'albergo, ma Lisa non ascolta la ragazza cieca, e quando cambierà  idea sarà ormai troppo tardi, ma

Sirens - Sirene

Questa recensione è dedicata a Marika, un amica che mi ha consigliato di vedere questo film. Film che è uscito sull'onda del successo di Quattro matrimoni e un funerale, e diretto da John Duigan, con protagonista la bellissima Elle McPherson, modella soprannominata The Body, che qui ha messo 5 chili in più al suo fascino, Tara Fitzgerald, Sam Neil e Portia De Rossi, è una commedia innoqua, che dovrebbe raccontare di un pittore blasfemo, che nei quadri rappresenta erotismo e religione, uniti in un connubio di sensualità che non è adatta alla chiesa, Hugh Grant, va a trovare il pittore Sam Neil, tra l'altro il migliore attore del gruppetto, e lui e la moglie, resteranno conquistati dalla sensualità dell'ambiente. Bene, la trama è tutta qui, detto così verrebbe di avere di fronte l'ennesimo film provocatorio e pruriginoso, e invece ci troviamo di fronte a una commediola piuttosto pudica, come se Duigan gettasse la pietra dalla mano, ma non ha il coraggio di andare fin

Duel

Steven Spielberg, per la sua pellicola d'esordio dirige un opera asciutta, magistrale, che fa capire subito allo spettatore di che pasta è fatto, non sceglie la più classica delle fiabe con cui negli anni si farà conoscere, ma va subito al sodo, con una pellicola ad alta tensione, un piccolo film passato anche alla televisione, che racconta di un automobilista inseguito da un camion apparentemente senza motivo, sarà l'inizio di un incubo che non avrà una fine facile, non appena si incrociano per strada, i due si sfidano ad un duello, senza esclusione di colpi, ma chi è che guida il camion? Perchè ce l'ha con lui? Questo non lo sapremo mai, ma possiamo intuirlo, sarà un fantasma? Un demone? per tutta la durata del film allo spettatore non è dato sapere chi perseguita quell'incauto o meglio dire quel ingenuo automobilista che doveva solo ritornare a casa sua dalla sua famiglia, si avverte il pericolo ad ogni scena, in cui sembra che questo signore crede sia finita,

Colpo di Fulmine, il mago della truffa

Il titolo originale è I love you Philip Morris, ed è una love story gay incentrata su un poliziotto, Steven Russell ( Carrey ) un perfetto marito, che si scopre gay, e che da allora comincia a truffare la gente, e tra un imbroglio e l'altro, la polizia si mette sulle sue tracce e riesce a catturarlo, in prigione conosce e si innamora di Philip Morris ( McGregor ), quando esce fa di tutto per raggiungere il suo amato, e sarà questo rapporto che nonostante sia un truffatore cambierà per sempre la sua vita, riuscirà Philip a rimetterlo in riga? Il film è divertente, e vede Jim Carrey nell'insolito ruolo di gay, con cui si mette alla prova riuscendoci alla grande. Un film incompreso, che alla sua uscita ha persino subito dei tagli e il cambio di titolo in italia cambiando il senso della storia, da I Love you Philip Morris a Colpo di fulmine il mago della truffa, modificando il vero senso della storia, ma sono cose che accadono in italia per permettere maggiori incassi, cercherò

Il Curioso caso di Benjamin Button

La prima volta che l'ho visto ho storto il naso, lo devo ammettere, era ancora in sala e mi ha lasciata sconcertata, ne scrissi un articolo sui film in uscita dove non diedi un parere lusinghiero, ora però sono passati 3 anni dalla sua uscita, eppure in questa seconda visione, mi resi conto che la lentezza con cui la pellicola si svolge, è perfettamente sincronizzata alla storia, perchè lo scorrere della vita è lento, e lo spettatore deve capire che se si vuole raccontare la storia di una vita, deve farlo con la consapevolezza che ciò che sta guardando è la vita di un essere umano fuori dal comune, un uomo nato vecchio che anno dopo anno ringiovanisce per poi morire allo stato di neonato, è una storia che ho rivalutato perchè è lontana mille miglia dal tipo di cinema che normalmente guardiamo noi spettatori comuni, la coppia Pitt/Fincher ritorna e lo fa con una grande storia, una storia sul senso della vita, bellissimo l'inizio quando Benjamin viene al mondo con la vecchiaia

Good Morning Vietnam

Goooood Morning Vietnaaaaaaaaaam, è con questo urlo che Adrian comincia la sua trasmissione radiofonica sulla stazione radio del fronte vietnamita, e che sarà la compagnia di soldati che combattono, e sarà anche la rivelazione dello straordinario talento di Robin Williams, uno degli attori più famosi di tutti i tempi e anche uno dei più amati. Alla regia c'è Barry Levinson, con cui tornerà a lavorare con Williams nel bellissimo e sottovalutato Toys, questo film è la loro prima collaborazione insieme, che dire, è un film fantastico, un film che parla soprattutto della speranza, in un momento tragico nella vita degli esseri umani come la guerra, il conflitto contro una popolazione, da parte di una nazione come l'america che vuole conquistare il vietnam, come ho detto prima è una storia di speranza, e quella speranza è la voce di Adrian ( Williams ) che con la sua voce e soprattutto il suo spirito e il suo umorismo, tiene compagnia ai soldati, rendendo il fronte un po' meno

The Aviator

In ogni film Scorsese, mette qualcosa di eccezionale, anche in The Aviator si avverte questa fiamma, con la sua regia impeccabile e soprattutto un cast d'eccezzione, tra cui spicca anche Leonardo di Caprio che con bravura interpreta Howard Huges, magnate playboy, proprietario di una compagnia aerea, e con la passione per il cinema. Non è certamente il miglior film di Scorsese, siamo anni luce da capolavori come Casinò  Quei Bravi Ragazzi , Taxi Driver, o  L'età dell'innocenza   eppure, si riesce ancora a scorgere la sua capacità di stupire il pubblico, certo stiamo parlando di un biopic, e ci sono sempre presenti gli stereotipi del biopic, come il rallentamento di certi particolari che sarebbero stati meglio se fossero narrati più che filmati, ma come sappiamo Martin è un virtuoso della macchina da presa, anche se devo ammettere, che gli attori, avvolte sembrano macchiette, soprattutto John C Reilly , che anche nel suo ruolo si trova spesso impacciato,  ma più che un fil

K-19

Kathryn Bigelow, si confronta con il film di genere bellico e fa subito centro, questo film indipendente, che è il più costoso film indipendente mai girato è un opera di straordinario impatto visivo, ed emotivo, possiamo defiinirlo un ottimo film, coaudiuvato da un cast eccezionale, tra cui spiccano Harrison Ford e Liam Neeson, visivamente lontano dal film che le darà l'oscar, ma emotivamente intenso per quanto riguarda la narrazione, anche se devo ammettere che gli attori, hanno più l'aspetto da americani che da russi, potremmo definire il punto di vista americano su un fatto realmente accaduto in russia, o meglio ai russi, che poi hanno deciso di mantenere il più stretto riserbo su quegli avvenimenti. Tutto è pronto per l'immersione del sommergibile, per una esercitazione, che serve a dimostrare agli americani quanto sia potente l'armamento nucleare russo, ma le cose peggiorano quando si rischia la fusione del nocciolo, che rischia di far scattare gli armamenti, co

Una notte da leoni

Doug, Phil, Stu e Alan sono un quartetto di amici che per festeggiare l'addio al celibato di Doug, vanno a las vegas, fin qui tutto bene, solo che il mattino dopo si trovano disorientati, perchè hanno trovato la stanza dove alloggiano completamente devastata, in bagno c'è una tigre, in un altra stanza un neonato e uno di loro si ritrova senza un dente, cosa è mai successo la notte prima? I nostri amici dovranno ricordare ciò che è effettivamente successo la notte precedente, in una rocambolesca avventura non priva di colpi di scena e di situazioni e personaggi completamente fuori di testa. Un film di una goliardata pazzesca e ricca di scene divertentissime, come quella dei cinesi che devono rimediare il denaro che è stato loro rubato per restituire Doug, ma loro non sanno che Doug è rimasto sul tetto dell'albergo dove alloggiavano per una scommessa tra di loro, alla fine si scoprirà durante i titoli di coda cosa è successo sul serio, non dopo che tutti i nodi sono venuti

Intervista a Manuel L Boleyn

Ecco l'ennesima intervista, stavolta è un grande amico che si è sottoposto alla mia intervista ci conosciamo da tempo e ha voluto partecipare anche lui all'iniziativa ecco cosa ci racconta ________________________________________________________________________________ Nickname: Manuel L. Boleyn Racconta con parole semplici come è iniziato il tuo amore per il cinema: Ho sempre avuto la passione del Cinema. Forse è quasi una tradizione familiare. Da bambino mio padre lavorava in un cinema e lì ha avuto l'opportunità di potersi fare una grande cultura cinematografica tanto da fargli amare il cinema in età adulta. Molti dei film che amo adesso sono suoi consigli. E sicuramente non è mancato, durante l'infanzia, l'acculturamento anche da parte di mio nonno. Credo che però il vero amore per il Cinema sia maturato in adolescenza, quando grazie ad un amico ho iniziato ad approfondire i grandi capolavori. Forse è da quel momento che ho cominciato a pensare che il mio fut

Henry pioggia di sangue

Un Cult, uno di quei film che davvero sorprende per come sono stati girati, un piccolo oggetto tratto da un fatto realmente accaduto che colpisce per la potenza e la forza delle immagini, diretto da un autore all'esordio e interpretato da un attore interessante come Michael Rooker. Dimenticate il classico thriller o horror incentrato su un serial killer, questo film è completamente diverso, anzi direi che è l'opposto dei classici film a cui siamo abituati, preparatevi ad assistere alla lucida analisi della psicologia di un assassino, e delle sue manie, dei suoi complici, e non da ultimo del suo mondo. Non è un film facile, tutt'alpiù non è facile la visione, non c'è la polizia, non ci sono inseguimenti o scene d'azione, lo spettatore si trova faccia a faccia a dover guardare un serial killer e a comprenderlo, a capire, a osservare le sue gesta, i suoi perchè, qui non ci sono misteri da risolvere, ma solo una spietata messa in scena di un omicida, come se il film

Non è un paese per vecchi

I Fratelli Coen girano Non è un paese per vecchi e vincono l'oscar per il miglior film, ma questa è una notizia superficiale, ma che sottolinea la definitiva consacrazione del duo di autori cinematografici di Minneapolis, che dirigono un film pieno d'azione con un killer spietato interpretato da Javier Bardem, anche lui vincitore dell'oscar, direi che è un quadretto perfetto, per la confezione non trovate? Ma dentro la confezione c'è la sostanza, e soprattutto il talento di due straordinari autori che ho scoperto per caso, e che film dopo film mi hanno conquistata cominciando a seguirli con passione ad ogni uscita cinematografica, il top per me resterà sempre L'uomo che non c'era con cui mi hanno conquistata entrando a far parte dei miei registi preferiti, in scena qui abbiamo una valigetta piena di soldi, uno sceriffo che la vuole tenere per se e che innescherà  un effetto domino su tutti i protagonisti, e un killer psicopatico dalla pettinatura impropria ch

The Artist

All'epoca del 3D, sembra sia quasi impensabile fare un film muto, anche dirigerlo, eppure Hazanavicius, regista dal cognome impronunciabile, ha accettato la sfida, risultato? Un grande grandissimo film, prima di tutto ci tenevo a dire che l'opera in se è una riflessione sul nostro passato e su cosa è stato il cinema, poi cosa più importante, una riflessione sulla comunicazione, non è facile fare un muto e gli attori protagonisti ci riescono benissimo a farlo, con semplici espressioni del viso o del corpo, è il loro corpo a parlare e avvolte il corpo esprime più di mille parole le emozioni e i sentimenti, cosa fondamentale ci sono due scene in cui il sonoro incombe minaccioso su George Valentin, interpretato da un bravissimo Jean Dujardin , candidato all'oscar per questo ruolo, nella prima scena quando gli oggetti cadono e si sente il rumore, e verso il finale, ma qui non dico nulla per non rovinarvi la sorpresa, ma andiamo al film, che racconta, di una star del cinema Val

Shame

Ecco un piccolo film da consigliare, Shame, che alla recente mostra di venezia ha vinto il premio per il migliore attore per Michael Fassbender, eccolo qui, Michael, gran bel ragazzo ma anche gran bravo attore, e qui è superlativo, la sua è un interpretazione coi fiocchi davvero, un ruolo ben recitato che anche con pochi dialoghi soprattutto nel bellissimo incipt, dove c'è un gioco di sguardi con una ragazza dai capelli rossi, segno di seduzione per attirare la sua attenzione, ma chi è il giovane? Il giovane si chiama Brandon, in apparenza ha tutto ciò che si possa desiderare dalla vita, un ottimo lavoro, una bella casa, bei vestiti, soldi, insomma non gli manca niente, ma c'è un lato oscuro nella sua vita, e qual'è? E' un sex addicted, ovvero un sesso dipendente, la sua vita, i suoi rituali vengono descritti dallo stesso regista in maniera sincera come se noi osserviamo la sua vita senza scendere in inutili giudizi, la guardiamo, la osserviamo, e poi scusate se lo di

Millennium uomini che odiano le donne

Dalla saga Millennium, che si è conclusa con La regina dei castelli di carta , e che ben presto la trilogia sarà presente alla fabrica, ecco il remake americano del primo capitolo, uomini che odiano le donne. Con questo film inizia la rassegna monografica dedicata a questo regista, oggi è il turno della sua ultima pellicola, uscita da pochi giorni nelle sale, ho visto anche il film originale, di cui questo anche se è remake non ne scalfisce l'ombra, anzi, è un film a parte. E per un regista che è al suo primo remake direi che confrontarsi con una pellicola di successo è sempre un rischio, che lui ha accolto dirigendolo secondo la sua visione, dando personalità all'opera, che, tralasciando il romanzo che non ho letto, è tutt'altro che superficiale, è  un opera interessante. La pellicola originale era piuttosto coraggiosa, in questo film manca la scena d'amore lesbo tra lisbeth e la sua ragazza, Fincher ha voluto concentrarsi più sui contenuti oltre che con la person

Abduction riprenditi la tua vita

E lo devo dire, su internet questo film è stato massacrato dalla critica, e ora tocca a me massacrarlo, che bel gioco massacrare film, ma se il film in questione è tendenzialmente idiota che ci posso fare io? Allora Singleton che in passato ha diretto opere come four brothers che era un film ben riuscito, ora ci casca, e si mette a brache calate per fare un film su commissione, per cosa direte voi? Ma certo vi dico io, per fare un film incentrato su Taylor Lautner, sapete quel bel tenebroso che interpretava il licantropo in twilight? Ecco lui, si in tutto è un film costruito su misura per le fan in astinenza forzata da twilight? Forzata? Ma se Twilight esce si e no ogni anno? Bah fatto sta che questa pseudocopia mal riuscita di film di spionaggio e d'azione che a confronto se lo pappano in un boccone, persino l'ultimo capitolo di Mission impossible recentemente visto con Tom Cruise è molto meglio di questo, questo film apparte la recitazione pessima degli attori, è di  un vuo