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Toro Scatenato

La biografia di Jake La motta, diretta da Martin Scorsese è senza dubbio uno dei film americani più importanti di tutti i tempi.
Non è facile per me redigere una recensione ad un film così importante, non so perchè. Credevo fosse facile scrivere di grandissimi film, ma in un modo o nell'altro, so di certo,  che quando il valore di un opera superi dal suo livello, il passare del tempo tanto da diventare uno dei capolavori massimi della storia del cinema, non è mai tanto facile parlarne. La mia recensione stasera sarà un tributo affettuoso a un grande film, diretto da un grandissimo regista.
L'ascesa e la caduta di un pugile italoamericano, constantemente "corteggiato" dai gangster, che gli offrono salti di qualità per la sua carriera, le persone che gli vivono intorno: la moglie, che poi diventerà vittima della gelosia di Jake, il rapporto d'amore e odio con il fratello manager Joey - interpretato da un giovane Joe Pesci che da questo film fa coppia con Robert De Niro. E poi c'è lui: Jake. Vero animale da ring, una vita vissuta a far cazzotti e a sfogare una rabbia repressa, i cui sentimenti di amore e odio, vengono incentrati sulle figure più importanti della sua vita. Robert De Niro offre un interpretazione mostruosa, è inutile negarlo; sin dai primi minuti di film, dove prova le sue battute davanti allo specchio, fino all'ultima scena. Splendida la fotografia in bianco e nero che ricalca fedelmente lo stato d'animo dei protagonisti e l'era in cui il film è ambientato. Senza dubbio è uno dei più grandi film di Martin Scorsese, uscito nel 1980, all'inizio non ha avuto il successo che meritava, ma ha raccolto due oscar a De Niro, come migliore attore protagonista, e a Thelma Schoonmacker per il miglior montaggio.
Si tratta di una delle migliori pellicole del sodalizio artistico tra Scorsese e De Niro, che portano sullo schermo grazie all'adattamento di Paul Schrader e Mardik Martin, la vita del pugile Jake La Motta.
Portare sullo schermo una storia realmente accaduta, e per di più tratta da un libro, non è mai facile. E' la bravura di Scorsese, che lo ha reso capolavoro. Martin Scorsese, riesce a dare un impronta realistica al personaggio, facendo in modo che lo spettatore entri in comprensione con il personaggio. Un uomo vittima dei suoi eccessi, di rabbia, di gelosia, di frustazione, di odio, di amore, mischiati tutti insieme, che vengono sfogati solo in un unico posto: il ring. Ed è soprattutto sul ring che il toro si scatena, ma è un uomo vittima anche delle sue insicurezze, delle sue debolezze, e soprattutto della gelosia per la moglie Vicky - Cathy Moriarty al suo debutto sul grande schermo - che diventa per lui un ossessione, e ci sono anche i famosi "bravi ragazzi" che vogliono mettere le mani sulla gallina dalle uova d'oro. Nei primi tempi, Jake cerca di reagire, ma quando si vede tolta un altra vittoria - grazie a un incontro truccato - non può che scendere a compromessi con il businness ed è grazie al business che  riesce ad ottenere il titolo mondiale e diventare una leggenda, fino a quando un aggressione a suo fratello - che crede sia andato a letto con sua moglie - segna l'inizio del suo declino sul ring, e al conseguente ritiro.
Un film immenso, unico, le parole che ho espresso non esprimono appieno il valore reale di questa opera d'arte.
CAPOLAVORO ASSOLUTO.




Commenti

  1. Uno dei miei preferiti di Scorsese, ed uno dei più grandi film degli ultimi trent'anni.

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    1. hai ragione, ci credi che mi sentivo talmente piccola quando ho iniziato a scrivere la recensione? Ero quasi intimidita, non mi era mai successo con nessun film :9

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  2. Superlativo, uno dei migliori film di Scorsese, uno dei migliori di De Niro, uno dei migliori sullo sport. Uno dei migliori.

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