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Il cuore grande delle ragazze

E' una commedia romantica, quella diretta da Pupi Avati, un film fatto alla vecchia maniera con un cast di attori brillanti tra cui spicca l'ex cantante del lunapop Cesare Cremonini che con Micaela Ramazzotti, sono la coppia di innamorati protagonista di questo film.
E' un film girato benissimo, fresco, brillante, capace di conquistare il pubblico scena dopo scena, e per un film italiano non è roba da poco, il cast di attori poi è azzeccatissimo, anche se Andrea Roncato  mi è sembrato un po' fuori parte, una piccola nota stonata, ma forse fa parte del personaggio, il padre del ragazzo.
Carlino, figlio di contadini, è invitato dalla famiglia proprietaria del terreno dove lavora suo padre a casa loro per conquistare una figlia in età da marito, il fatto è che sono due le ragazze, e il trio passa il tempo a giocare e a ridere, le cose cambiano quando arriva Francesca, molto più bella delle sorelle, e tra i due ragazzi scoppia l'amore inizialmente osteggiato dai genitori di lei, così i due ragazzi si frequentano di nascosto, va tutto bene finchè lui non ne può più di aspettare che vuole fare l'amore con lei, e allora si sposano, al primo tentativo non va bene perchè il prete è malato, quindi devono rimandare le nozze, ma quando finalmente giungono a sposarsi, lui la tradisce con un altra donna, e senza aver consumato lei lo lascia perchè gelosa, e non ci può niente e nessuno per farla tornare, finchè non arriva la notizia della morte di Carlino...
Frizzante, scoppiettante, fresca, è una commedia girata benissimo e ambientata nell'italia degli anni trenta, recitata benissimo e scritta altrettanto bene, con protagonisti curiosi e bizzarri che riescono ad entrare nell'immaginario degli spettatori, come la sorella di Carlino,  che aspetta sempre il ciclo mestruale e ha i capelli lunghissimi e sta a letto tutto il giorno, il padre della sposa che critica sempre il padre dello sposo, personaggi altamente sopra le righe che riescono a divertire esattamente perchè appaiono per come sono, molte volte si sfiora il ridicolo, alcuni non li sanno caratterizzare i personaggi, Pupi Avati invece, li rende empatici riuscendo a far sorridere anche in scene drammatiche il che è un vantaggio a suo favore.
In conclusione è un bellissimo film di un autore che sa raccontare storie, ma soprattutto sa come raccontarle per fare divertire il pubblico, sia ai propri fan, che a quelli che si stanno avvicinando al suo cinema, come la sottoscritta, e di questi tempi con il cinema italiano è cosa più unica che rara.
DA NON PERDERE.


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