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The Final Cut

Continua l'interpretazione di Robin Williams verso ruoli adulti e da adulto cominciata con il bellissimo Insomnia diretto da Christopher Nolan e One Hour Photo di Mark Romanek, questa volta interpreta un film di fantascienza in cui racconta che in un futuro prossimo ad ogni essere umano verrà impiantato un chip dove verrà registrata tutta la vita, che però verrà estratto al momento della morte e fatto vedere ai familiari, ma questa cosa la fanno solo le persone ricche, gente coi soldi che può pagare fior di quattrini i montatori intervengono mer rimontare il filmino della vita, e tra questi montatori ce ne è uno che è inconsapevole di avere il chip, e che da anni vive con il rimorso di aver ucciso il suo amichetto quando era un bambino, quando si accorgerà di aver impiantato il chip si ritira e cercherà la verità sulla scomparsa del suo amico che crede di aver ucciso, riuscirà a scoprire la verità? Un film affascinante, che mischia con disinvoltura il mistero alla fantascienza, con la follia di una vita eternamente controllata da un grande fratello, che segue le tue gesta passo dopo passo, facendoti credere in una libertà che è un utopia, diretto con grande stile da Omar Naim, regista di cui non ho mai sentito parlare, ma che si rivela interessante, Alan W Hakman (Robin Williams) dovrà fare i conti anche con una banda di ribelli che fa credere di essere contro questa invenzione, ma che a conti fatti, vogliono usarla anche loro per i loro scopi, bravissimi tutti gli interpreti compresa Mira Sorvino, attrice che lavora solo in opere indipendenti ma che meriterebbe maggiore attenzione e prolificità perchè è davvero brava, tra le migliori scene quella in cui Delila (Sorvino) scopre il lavoro che fa Alan e vuole essere libera dal controllo del chip, finendo per lasciarlo.
Un film che si ispira moltissimo alle opere di fantascienza di Philip k Dick, che esplora in un futuro prossimo la possibilità che ogni essere umano sia legato a una grande telecamera, facendogli credere di vivere in una libertà fittizzia, realtà quanto mai inquietante e sconvolgente.
DA COLLEZIONARE.


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