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Baci Rubati

L'inizio del film con la sigla, che volutamente non fa il giro di parigi come con I Quattrocento colpi primo film della serie, di cui questo sembrerebbe il secondo capitolo della saga di Antoine Doinel, ma non lo è,  il secondo capitolo, è l'episodio Antoine e Colette del film l'amore a vent'anni, che presto ne parlerò, in questo capitolo si tralascia l'aspetto drammatico de I Quattrocento colpi per una storia un po' più leggera, ma non di certo meno intrigante del precedente, è una storia apparte, che mostra il lato maturo di Antoine, priva della rabbia che si ha quando si è ragazzini, ancora che non conoscono il mondo attorno a loro. Protagonista l'attore feticcio di Truffaut, Jean Piere Leud, il protagonista del film citato prima, è insieme l'immagine cinematografica di Truffaut, che nella saga di Doinel, ha raccontato un po' se stesso distaccandosene sempre, ma andiamo al film, Baci rubati racconta il rito di passaggio di Antoine, da adolescente a persona adulta, ma oltre il rito di passaggio racconta di un educazione sentimentale, Antoine è alla ricerca della persona giusta per lui, attraverso una serie di esperienze prima allucinanti, poi buffe, che lo portano ad essere attratto da donne improbabili, quanto lontane da lui, prima si rimette in contatto con la famiglia di Colette, scoprendo che esce con un altro ragazzo, non prima di essere stato congedato dal servizio militare per instabilità di carattere - cosa successa realmente a Truffaut - così inizia anche la ricerca di un buon impiego, che lo porta prima ad accettare il lavoro di un guardiano notturno, che perde a causa di un uomo che scopre che la moglie lo tradisce, e poi ad accettare di fare il detective privato e di essere assunto sotto copertura dallo stesso uomo per il quale ha perso il lavoro come portiere, così accetta e come primo incarico accetta di aiutare un uomo che ha dei sospetti che la moglie lo tradisca e  si fa assumere in un negozio di calzature.  Inutile dire che scatterà l'attrazione fatale tra i due non è vero, la signora matura avrà un effetto prepotente su Doinel, effetto che fortunatamente non durerà molto, perchè lui ha un amica speciale, Christine Darbon, che praticamente gli sta al fianco da una vita intera, e nonostante le avventure, e gli incontri amorosi con varie donne e ragazze sarà proprio lei a conquistare il suo cuore, e la canzone di Trenet Que rest et il de nous amour fa da sfondo sia all'inizio che alla fine, Antoine ha trovato la strada per il suo cuore, che lo porta dritto accanto a Christine, l'amica di sempre, l'anima gemella, ma i giochi sono aperti e come vedremo nei capitoli successivi ci saranno tante sorprese.
Truffaut ormai autore maturo, con questo film mette in luce l'aspetto più solare della vita di Antoine, in una commedia leggerissima, capace di coinvolgere lo spettatore dall'inizio alla fine, è un film romantico e come tale va preso, ha il pregio di una leggerezza sorprendente, caratterizzata da una regia attenta e accattivante, e dalla recitazione di un cast di attori affiatato.
CAPOLAVORO


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