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La notte dei morti viventi

Film cult, e opera prima sia di una trilogia sugli Zombie che ha fatto di Romero, un autentico cantore del genere horror, sia primo film diretto da Romero, autore del momento e nuova scoperta cinematografica grazie alle recensioni dell'amica Lucia, nel blog di Robydick e  per gli amanti del cinema di genere è un autentico oggetto di culto, un capolavoro, ancora siamo lontani dal capolavoro Zombie Dawn of the Dead, ma che già presenta degli spunti che verranno esplorati in maniera esplicita nel film sopracitato.
Romero inizia un percorso che lo porterà ad essere il famoso papà degli Zombie per gli amanti del cinema di genere, ma il suo percorso è tutto personale, una critica sulla società, sull'apocalisse, che annienta gli esseri umani, molto lontano rispetto alla visione Fulciana, che rispetto a quella di Romero è piuttosto legata al soprannaturale, Romero invece non tocca il soprannaturale, fa una critica a modo suo verso l'american Dream, e comincia appunto con questo film, che è una vera e propria odissea, inizia in un cimitero in cui due fratelli, vanno a fare visita al padre defunto, e si scontrano con uno zombie, in pieno giorno, che assale il fratello, la ragazza scappa e incontra un uomo di colore che la fa entrare in casa, ma non sono soli, di sotto c'è una famiglia la cui figlia è stata morsa da uno zombie, il padre vuole a tutti costi, stare chiuso nello scantinato, mentre gli altri vogliono uscire fuori, non sarà affatto un impresa facile, perchè si rischia di morire, divorati dagli stessi zombie.
Questo film rappresenta l'inizio, il primo capitolo di una saga che ha segnato la storia del cinema in maniera indelebile, se Romero non ha inventato il genere Zombie, ha senz'altro contribuito con la sua visione a renderlo unico e a personificarlo in maniera indelebile, generando una miriade di cloni che hanno contribuito a non sottolinearne la grandezza del lavoro di Romero, e soprattutto a non capirne il fulcro della sua visione, o anche addirittura a generare incroci soprannaturali come ha fatto il nostro Lucio Fulci, che nonostante i suoi capolavori il suo lavoro è totalmente diverso da quello di Romero.
Un opera immensa, ancora oggi osannata da registi di tutto il mondo, ancora piuttosto lontana dagli altri film della trilogia, ma che rappresenta il fulcro di ciò che avverrà in seguito da questo straordinario narratore rivoluzionario della settima arte, e non mi venite a dire che l'horror è un genere di serie b, perchè è un genere apparte, e bisogna capirlo, perchè attraverso questo genere sono nascosti messaggi di critica attraverso la quale si riflette l'umanità, e i suoi demoni, come ci insegna il buon George Andrew Romero.
CAPOLAVORO ASSOLUTO.




Commenti

  1. L'ho rivisto giusto poco tempo fa, spero di poter mettere la recensione sul mio povero blog che, tra connessione ad internet inesistente e viaggi, sta lentamente morendo, povero.

    Comunque, tristezza Mariottidea a parte, La notte dei morti viventi è davvero un capolavoro, reso ancora più particolare e straniante dal bianco e nero che usa Romero. A me, a prescindere, piace ache il tamarro remake di Savini, però :PP

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  2. Bellissimo, inquietante e spaventoso. Concordo con Babol, bello anche il più tamarro remake di Savini.

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  3. ah il remake non l'ho visto, ma posso cercarlo, grazie per la dritta ^_^

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  4. CAPOLAVORO, hai detto bene, di genere e non, pieno di significati, da attribuirgli o voluti che siano.
    L'avrò rivisto decine di volte e mi piace sempre, punto di partenza dell'horror moderno!

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