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Il grande capo

E siamo alla fine della rassegna, e come poteva terminare se non con una commedia? Il nostro Lars, nel 2006 dirige un film spiritoso e divertente, allontanandosi dai drammi di Dogville, Dancer in The Dark e affini, per dirigere un film fresco, divertente, un po' goliardico non lasciando mai il suo ormai famosissimo senso per la provocazione, un film che gioca sui ruoli, e sulla finzione, la storia è molto semplice, e ruota intorno  a una azienda di prodotti informatici, il cui padrone non sentendosi nel ruolo di capo ha detto ai suoi dipendenti che esiste un capo che organizza tutto dagli stati uniti, la cosa va benissimo fino a quando si fa complicata perchè è soprggiunta la vendita a un riccone islandese che si porta sempre appresso un interprete e che odia i danesi, per via di certe leggende e rancori che legano da sempre l'islanda e la danimarca, allora che fare? Una soluzione c'è ingaggia un attore disoccupato che deve interpretare il ruolo del grande capo, le cose sembrano andare per il verso giusto, ma a lungo andare e con il compratore che si mostra sempre insistente le cose, piano piano cominciano a peggiorare. Una serie di equivoci, piano piano fa scricchiolare la commedia, e la recita,  e l'attore con il vero capo devono imparare a rendersi conto che nella vita non si può sempre fingere, per sistemare le cose bisogna dire la verità, all'inizio non la vera verità ma un altra verità scatenando ancora il panico tra i due commedianti e che a lungo andare sarà la chiave sia per dire come realmente stanno i fatti, sia per rendersi conto che se vendono l'azienda, i lavoratori perderanno il posto, qual'è la soluzione migliore? Semplice raccontare la verità, così il grande capo finalmente svela se stesso e dice che non vende la sua azienda, e l'attore sarà colui che gli farà capire che questa è la soluzione più giusta da prendere.
Un film intrigante e coinvolgente, di un intelligenza acuta, e di un humor davvero accattivante, mette in scena ruoli, recite, situazioni che nella vita di tutti noi possono essere presenti, ma che danno grandi lezioni se sanno capire che nella vita l'importante non è fingere, ma accettare il ruolo che si ha, se si ha la concezione di questo allora le cose miglioreranno.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.


Commenti

  1. Davvero un film interessante, uno dei miei preferiti di Von Trier.
    Momenti spassosi e una trama attuale e intellingente.

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  2. già un piccolo grande film che veramente conquista e diverte ^^

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